Nel panorama della logistica e dell’autotrasporto, dove la pressione normativa e gli obiettivi di decarbonizzazione impongono soluzioni concrete, Stellantis alza il tiro con un’iniziativa dalla doppia valenza: non solo un carburante più pulito, ma un intero ecosistema di controllo e certificazione. Il progetto battezzato Aurora HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) mira a inserirsi nel perimetro delle soluzioni “bridge” ibride‑combustibile, pensate per le flotte che operano con un motore termico, ma vogliono puntare a impatti ambientali significativamente ridotti.
In cosa consiste Aurora HVO
Aurora HVO prevede che i veicoli Stellantis – tutti quelli di nuova produzione – possano essere alimentati con HVO, un carburante rinnovabile derivato da olio vegetale idrotrattato, che consente una riduzione delle emissioni rispetto al diesel tradizionale. Ma il vero plus è la componente servizi: monitoraggio continuo dell’utilizzo del carburante e certificazione dell’uso effettivo della soluzione più sostenibile. In pratica, non solo viene offerta la “pompa alternativa”, ma viene garantito il dato reale: quanto HVO è stato utilizzato, quale risparmio ambientale è stato generato e con quale evidenza lo si può comunicare alla clientela, agli stakeholder ambientali o alle istituzioni.
Perché è rilevante per il trasporto merci
Per un’azienda che opera con una flotta – come le numerose realtà italiane dell’autotrasporto alimentare, delle consegne o della logistica last‑mile – Aurora HVO offre una leva concreta per ridurre l’impatto ambientale senza cambiare radicalmente architettura di veicolo: i mezzi termici tradizionali di nuova produzione restano compatibili. Questo significa che la scelta non è fra «termico ora» o «elettrico fra anni», ma «termico più pulito oggi» + servizi di tracciabilità. In un settore dove il monitoraggio delle emissioni, la rendicontazione ESG e la compliance normativa sono sempre più stringenti, disporre di una certificazione d’uso del carburante rinnovabile è un elemento distintivo e competitivo. Le flotte che adottano Aurora HVO potranno vantare un posizionamento «a impatto ridotto» e comunicare un’effettiva transizione energetica ai committenti della grande distribuzione, ai fornitori o ai partner logistici.
Compatibilità e diffusione
Stellantis annuncia che l’offerta Aurora HVO sarà utilizzabile su tutti i nuovi veicoli della produzione Stellantis (quindi senza retrofit complicati o limitazioni particolari), garantendo così un percorso di scala. L’operatività per le flotte diventa semplice: si acquista il mezzo, lo si alimenta con il carburante HVO, si attiva il servizio di monitoraggio e si ottiene la certificazione. Non si tratta di una soluzione di nicchia, ma di una proposta pensata per la gamma commerciale e professionale, ideale per imprese che gestiscono flotte di veicoli per il trasporto merci.
Tour europeo di lancio
Per promuovere Aurora HVO e farlo conoscere nel dettaglio alle aziende del settore, Stellantis lancerà un tour europeo dedicato alle flotte e al trasporto merci: durante tappe che toccheranno le principali città/logistiche europee, le imprese potranno partecipare a eventi, test drive, workshop e confrontarsi direttamente con gli esperti Stellantis su come implementare la soluzione nella propria flotta. (Le date esatte e le località devono essere confermate con Stellantis per il mercato italiano).
La scelta di un tour fisico è significativa: indica che non si tratta solo di un lancio digitale, ma di un impegno a portare la tecnologia e il servizio dove operano le imprese, favorendo l’adozione e lo scambio di best practice tra operatori del trasporto.
Perché ora?
Con normative europee sempre più severe, con bandi e incentivi che premiano le soluzioni a basse emissioni, e con clienti che chiedono trasparenza e certificazione, Aurora HVO si colloca come risposta strategica. Le aziende di autotrasporto che vogliono mostrare un impegno concreto verso la sostenibilità possono abbracciare oggi un’alternativa credibile senza dover attendere un’immediata conversione all’elettrico o all’idrogeno. Inoltre, la componente di monitoraggio e certificazione consente di trasformare l’impegno ambientale in un asset comunicabile verso committenti e filiere.


