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HomeRivista 2023386 aprile 2023Un fondo per promuovere la neutralità tecnologica

Un fondo per promuovere la neutralità tecnologica

È sempre più difficile districarsi nella giunga di incentivi per l’acquisto di mezzi ecologici. Tra governi che cambiano di continuo, bandi ai motori endotermici e le incognite della transizione, quali sono gli strumenti oggi disponibili per orientarsi nella scelta?

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Il rinvio sine-die del Consiglio UE che deve approvare definitivamente la nuova regolamentazione sui target di emissioni di CO2 per i veicoli leggeri ha rappresentato una battuta d’arresto per chi ha sperato che la transizione ecologica nei trasporti fosse affrontata a colpi di proclami e di scadenze, senza troppo approfondire sui rischi di «green washing». Insomma, si sta progressivamente chiarendo un concetto elementare: se al terminale di scarico del veicolo BEV (Battery Electric Vehicle) non esce nulla non significa affatto che nel ciclo di vita tale veicolo sia a emissioni zero. Si tratta di un elemento che sta rilanciando quei carburanti di fonte rinnovabile – come biometano e biofuel – che presentano un’impronta di CO2 molto prossima allo zero, compatibili da subito e in modo economicamente sostenibile con i motori endotermici di ultima generazione.

Una rinnovata consapevolezza che verosimilmente potrà avere una ricaduta importante in vista delle discussioni in sede comunitaria sui nuovi Regolamenti sui target di emissioni e sulla classe Euro7 per i veicoli commerciali di tipoheavy(>3,5 ton) – ossia quelli di interesse per le imprese di autotrasporto – orientando le scelte di regolazione nel rispetto del principio di neutralità tecnologica.

Nel merito, va riconosciuto che quello della neutralità tecnologica è sempre rimasto – a prescindere dal colore dei vari governi – un caposaldo dei fondi disponibili in Italia a supporto degli investimenti dell’autotrasporto, a partire dal Fondo «Elevata Sostenibilità», in vigore con DM 461/21 e relativo Decreto Direttoriale del MIT n. 148 del 7 aprile 2022. Ci si riferisce, nello specifico, a un’importante agevolazione che il MIT è tornato a mettere a disposizione delle imprese di autotrasporto, mediante la riapertura della piattaforma gestita da RAM a partire dal 15 marzo e fino al 28 aprile, riservata agli investimenti per l’acquisto di veicoli commerciali con massa uguale o superiore a 3,5 ton ad «alimentazione alternativa», intendendo per essa le tecnologie metano liquefatto e compresso (LNG e CNG), compatibili con il biometano, oltre a ibrido (HEV) ed elettrico (BEV). Grazie a questo Fondo, che ha una capienza di 10 milioni di euro per quest’anno, le imprese possono ricevere un rimborso pari a 24mila euro per l’acquisto di un mezzo superiore alle 16 ton alimentato a C-LNG o BEV, che diventano 25mila in caso di rottamazione, fino a raggiungere un tetto di utilizzo dell’incentivo pari a 700mila euro (equivalente a circa 28 camion LNG/Bio-LNG, ad esempio).

La rendicontazione e relativa immatricolazione del mezzo deve avvenire entro il 30 dicembre 2023, anche se è facile immaginare una richiesta di proroga in ragione dei ritardi di consegna dovuti al perdurare della carenza di chip.

Si riapre quindi il secondo periodo di prenotazione per questo Fondo «Elevata Sostenibilità», che nel primo periodo (luglio-agosto 2022) ha avuto una capienza pari a 13 milioni di euro, di cui solo il 50% effettivamente utilizzato dalle Imprese. L’utilizzo parziale del Fondo nel 2022 è riconducibile al fatto che il mercato tende a rispondere a queste forme di agevolazione laddove si verifica un vantaggio tangibile in termini di TCO (Total Cost of Ownership), condizioni che nel 2022 sono apparse tutt’altro che favorevoli soprattutto per gli investimenti in camion LNG/Bio-LNG, che – nel mondo carburanti alternativi – continuano ad essere quelli preferiti dalle imprese.

Numeri alla mano, infatti, non risultano ancora di interesse i camion BEV/HEV, al netto di una limitata quota parte di interesse per l’e-commerce riferito ai veicoli commerciali tra 3,5 e 7 ton.

Con il calo dei prezzi alla pompa del metano e anche sulla spinta del rilancio dei biocarburanti nel dibattito in Europa – insieme al crescente interesse per l’elettrico per le missioni di breve raggio – adesso, le prospettive per un utilizzo completo del Fondo «Elevata Sostenibilità» appaiono fortunatamente migliori rispetto allo scorso anno. Ma alla fine sarà il contatore RAM a sancire se e in che misura il Fondo avrà riscosso il favore delle imprese.

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