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Le cisterne di Santi. La leggerezza amica dell’ambiente

Due cisterne certificate dal Rina per riuscire a contenere le emissioni riducendo i pesi, sono dedicate alla movimentazione degli oli prodotti dalla Cereal Docks e contribuiscono a connotare in modo sostenibile il network logistico del Gruppo veneto

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Forte di sette stabilimenti produttivi e di tre centri di stoccaggio, Cereal Docks lavora ogni anno oltre 2,7 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi. «Che devono essere trasportati – spiega Alexandre Galiotto, a capo dell’area logistica del Gruppo veneto – sia in forma di olio che di semi. E chi meglio di noi in prima persona è in grado di assicurare carico e trasporto fra i vari stabilimenti di trasformazione, puntando sulla sicurezza, sulle tempistiche corrette e su un utilizzo il più possibile in linea con una visione green del trasporto su strada? Ragione per cui Cereal Docks, dal 2021, è diventata anche prestatore di servizi di trasporto conto terzi e sta ridisegnando il proprio network logistico sia delle materie prime che degli intermedi e dei prodotti finiti».
Ma non è tutto, perché – prosegue Galiotto – «abbiamo digitalizzato i flussi logistici e adesso gli stabilimenti del Gruppo sono tra loro integrati tramite una piattaforma che interconnette i diversi sistemi aziendali e consente di informatizzare tutte le procedure relative all’accettazione dei mezzi, alle verifiche di qualità e di sicurezza». Così aumenta l’efficienza e si riducono i tempi di attesa e attraversamento. E a consentire questo collegamento sono alcune cisterne Santi, divenute operative negli scorsi mesi.

Una certificazione basata sul peso

In Cereal Docks, essendosi trasformata nel 2021 in Società Benefit (SB), ha particolarmente sensibile alla sostenibilità. «Da qui la sua ricerca – aggiunge Luca Biagetti, Ceo della Santi – di un fornitore all’altezza della mission sociale e di veicoli in grado di certificare un impatto di Co2 sull’atmosfera il più basso possibile. A tale scopo abbiamo progettato una serie di cisterne alleggerite che il Rina (Registro navale italiano) ha poi certificato, individuando come, nel calcolo strutturale, l’alleggerimento delle cisterne avessero una corrispondenza reale sulle minori emissioni. In pratica, il minor peso, a parità di volume, contribuisce a contenere l’impronta ecologica. Siamo gli unici produttori di cisterne in Europa ad avere tale certificazione. E questo è un fortissimo punto di dialogo con una società, come Cereal Docks, estremamente attenta all’impatto ambientale».

La logistica sostenibile presente nello statuto

È molto importante sottolineare come, tra i nove obiettivi di beneficio comune che il Gruppo veneto intende perseguire per dimostrare di voler operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti della collettività, compare anche nello statuto – puntualizza Gagliotto – «lo studio, la creazione e l’applicazione di nuovi modelli di logistica a ridotto impatto ambientale, perseguendo una logica di efficienza, sostenibilità economica e servizio al mercato». In pratica, conclude Gagliotto, «dobbiamo diluire il traffico, i consumi e l’inquinamento e, con una gestione interna dei trasporti e grazie ai nostri conducenti, andiamo a coadiuvare le attività di carico e scarico, potendo contare sulla conoscenza degli stabilimenti e sugli eventuali pericoli presenti al loro interno. Per noi il camion è come un nastro trasportatore e, ragionando in questo modo, incrementiamo la sicurezza e realizziamo la migliore intralogistica possibile».

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