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Mercato veicoli commerciali, gennaio in lieve rialzo

Cresce del 3,2% il mercato dei mezzi fino a 3,5 ton. Unrae chiede di sostenere la transizione energetica incentivando il ricambio di un parco circolante vetusto (13 anni di media)

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Il nuovo anno il mercato dei veicoli commerciali (fino a 3,5 ton di ptt) apre con un leggero ottimismo dato dalla crescita del 3,2% delle vendite di gennaio. Lo comunica il Centro Studi e Statistiche Unrae che ha registrato nel mese 12.335 immatricolazioni, superando quelle del 2021 (11.948).
Resta alta l’età media dei mezzi commerciali circolanti in Italia che si colloca vicino ai 13 anni, mentre la media europea resta sotto il 12%, secondo i recenti dati dell’Associazione dei costruttori europei, ACEA.
Unrae afferma che il rinnovo del parco «con il trend attuale richiederebbe circa 22 anni per essere sostituito completamente».
Molto tempo, anzi, troppo sia sotto il profilo della sostenibilità ambientale (2% è la crescita modesta di veicoli elettrici), sia di quello della sicurezza stradale (secondo Euro NCAP nell’ultimo anno i Costruttori di veicoli da lavoro hanno fatto notevoli progressi in questo senso dotando i nuovi mezzi anche di sistemi ADAS – assistenza alla guida).

«Sono indici che denunciano la necessità urgente di rinnovare il vetusto parco circolante, per poter essere in linea con gli obiettivi della transizione energetica anche nel settore del trasporto merci. – afferma Michele Crisci, presidente Unrae – Per questo, è necessaria una strategia di medio periodo, con incentivi triennali per i veicoli a zero e bassissime emissioni, che tengano in considerazione anche quelli a combustione tradizionale, con incentivi erogati solo a fronte di rottamazione».
Parlando di elettrico, il presidente sottolinea come «Anche nelle politiche di sostegno alla domanda dei nuovi motori elettrici, il nostro Paese si conferma fanalino di coda rispetto ad altri grandi mercati come Francia e Spagna che hanno previsto incentivi per la loro diffusione»; Una lacuna che certamente non velocizzerà la transizione ecologica che necessita sia di sostegni all’acquisto, come «raddoppiare l’aliquota del credito d’imposta dal 6% al 12% e prorogare il beneficio fino al 2024», ma anche «sviluppare parallelamente le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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