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Geotab raggiunge 4 milioni di attivazioni in tutto il mondo

L’azienda canadese in soli 15 mesi ha inoltre installato dispositivi di connessione a bordo di un milione di mezzi. Dallo scorso agosto Geotab ha collegato con i suoi sistemi veicoli che hanno percorso più di 89 miliardi di km, pari a circa 594 viaggi verso il sole, ed ha elaborato più di 75 miliardi di dati al giorno

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Sono ormai oltre 4 milioni le attivazioni di dispositivi di connessione Geotab per veicoli in tutto il mondo. Lo ha annunciato la stessa azienda canadese, leader globale nell’ambito della tecnologia per mezzi connessi. Gli approfondimenti analitici forniti da Geotab sono risultati determinanti nel miglioramento delle prestazioni, della sicurezza e della sostenibilità delle flotte di ogni dimensione.

Geotab aveva raggiunto il traguardo dei 3 milioni di attivazioni nel 2022. In poco più di un anno, dunque, l’azienda ha incrementato questo numero di un ulteriore milione, riflettendo la crescente domanda di ‘data intelligence’ per la gestione avanzata delle flotte, avvalendosi di un ecosistema di oltre 700 partner ed investendo nella ricerca, nello sviluppo e nell’IA (Intelligenza Artificiale).

«Da quando abbiamo raggiunto i 3 milioni di attivazioni lo scorso agosto – dichiara Franco Viganò, direttore e responsabile Italia di Geotab –  i veicoli connessi con tecnologia Geotab hanno percorso più di 89 miliardi di chilometri, pari a circa 594 viaggi verso il sole. Si ottiene così un’enorme quantità di dati, ormai ne elaboriamo più di 75 miliardi al giorno. Questo lavoro ci permette di segnalare in anticipo, ad esempio, quando un motore stia per guastarsi o quando un veicolo sia a rischio collisione. Inoltre, stiamo incorporando l’intelligenza artificiale generativa per ridurre il tempo necessario per la raccolta e l’elaborazione delle informazioni».

«E pensare – riflette ancora Viganò – che ventitré anni fa la nostra azienda era formata da due persone, che lavoravano dal seminterrato della casa del nostro fondatore Neil Cawse. Oggi, invece, le aziende che gestiscono le flotte sono sempre più sotto pressione, perché hanno l’obiettivo di migliorare i profitti e, al contempo, ridurre le emissioni, dare priorità alla sicurezza stradale e trovare soluzioni economicamente vantaggiose. Sappiamo che non è possibile controllare efficacemente ciò che non si misura ed è per questo che, per le organizzazioni, i dati e la tecnologia sono diventati fondamentali quanto i veicoli che gestiscono».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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