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25 luglio: CNA-Fita protesta contro gli aumenti delle accise

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Otto centesimi in più da pagare su ogni litro di gasolio sono troppi. A maggior ragione per chi, come gli autotrasportatori, di litri ne consumano tanti. Ed è per questo che la CNA-Fita, per bocca del suo neopresidente Cinzia Franchini, ha proclamato per il 25 luglio una giornata di protesta nazionale per denunciare l’emergenza mobilità del Paese. “Non siamo contro il finanziamento dello spettacolo o dell’emergenza causata dalla destabilizzazione politica del nord Africa, emergenze e finalità reali quanto degnissime di attenzioni e sacrifici di tutti – ha dichiarato Franchini – Siamo contrari piuttosto a chi, nel governo e nel parlamento, continua a non voler vedere l’emergenza di chi per professione o per esigenze personali deve muoversi con mezzi pubblici o privati su strade congestionate e con gravi carenze infrastrutturali. Colpire l’utente della strada significa colpire, assimilandolo a un bancomat, l’economia del paese”.
Proprio per questo la CNA-Fita propone di confermare le ultime accise, ma di cancellare le tante accumulatesi negli anni, al fine di finanziare dalla guerra di Etiopia a quella di Bosnia, dal terremoto del Belice a quello del Friuli.
Protesta, quindi, da esprimere attraverso una manifestazione, ma non fermo. Perché – come ha chiarito Franchini –  “la CNA-Fita raccoglie l’invito del Presidente della Repubblica al senso di responsabilità”.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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