Niente pacchi consegnati con i droni in Italia per il gigante dell’eCommerce. Amazon fa un passo indietro nel progetto già avviato negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e fa sapere che almeno per il momento il pilota in corso in Abruzzo è sospeso. La decisione è stata annunciata dall’Enac che in un comunicato stampa del 27 dicembre scorso ha chiarito che “nonostante la comunicazione ufficiale di Amazon di sospensione del progetto Amazon Prime Air di ‘Drone Delivery’ avviato in Italia, presso San Salvo, in Abruzzo, e della relativa certificazione di operatore LUC (Light UAS Operator Certificate), l’ente darà comunque seguito al progetto: dal 1° gennaio 2026 sarà operativo lo “U-Space San Salvo”: il primo in Europa. Si tratta di una porzione di spazio aereo in cui si realizza l’integrazione tra voli con equipaggio e voli con pilota remoto, elemento essenziale per garantire la piena e sicura operatività dei mezzi unmanned, consentendo attività sperimentali e operazioni in emergenza.
L’Ente guidato da Pierluigi Di Palma dichiara di aver preso atto “della inattesa notizia di Amazon che, pur confermando un indiscusso apprezzamento del proficuo lavoro svolto insieme ad Enac, per motivi di policy aziendale e come conseguenza delle recenti vicende finanziarie che hanno coinvolto il Gruppo, ha ritenuto di avviare il lancio delle operazioni commerciali e la richiesta di certificazione come operatore in un altro Stato membro dell’Unione Europea”.
Secondo indiscrezioni diffuse dal Corriere della Sera, lo stop al progetto in Italia sarebbe da addebitare alle conseguenze delle inchieste della Procura di Milano che pesano già per oltre mezzo miliardo di euro: l’azienda, infatti, dovrà versare 511 milioni di euro al Fisco per chiudere le contestazioni relative a presunte condotte illecite. La Procura di Milano contesta una frode fiscale da 1,2 miliardi di euro, relativa all’evasione dell’Iva dovuta dai venditori cinesi che operano sul suo marketplace.
Il progetto U-Space San Salvo, la cui attivazione è frutto della collaborazione tra Enac, D-Flight, Enav e il coinvolgimento di 35 realtà territoriali, era partito nel 2023, quando Amazon ha chiesto ad Enac l’autorizzazione di procedere con le consegne via droni. A dicembre 2024 è stato fatto il primo volo sperimentale drone MK30, del peso di 35,4 chilogrammi, capace di atterrare e decollare in verticale trasportando pacchi fino a 2,3 chilogrammi. In una fase iniziale, le consegne sarebbero dovute avvenire entro un raggio di 12 chilometri dal centro logistico di San Salvo, in Abruzzo.


