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Dal 2020 tachigrafi intelligenti sui mezzi di trasporto merci

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Nell’Ue si stima che in media 45mila veicoli pesanti non rispettino la legislazione europea sui tempi massimi di guida e i periodi minimi di riposo e anche le violazioni sul carico siano molto frequenti. Con una risoluzione approvata la settimana scorsa a larga maggioranza dal Parlamento europeo, riunitosi a Strasburgo gli eurodeputati hanno approvato la relazione dell’On. Silvia Adriana Ţicău (S&D) sulla revisione della legislazione comunitaria sul cronotachigrafo e sul Regolamento n. 561/2006. In futuro saranno introdotti tachigrafi digitali di nuova generazione dotati di wireless e GPS integrato sugli automezzi superiori le 2,8 tonnellate e verranno introdotti sensori di peso.
Per non imporre oneri amministrativi inutili agli artigiani, il Parlamento Ue auspica che i camion utilizzati entro un raggio di 100 chilometri siano esentati dall’utilizzo del tachigrafo, a condizione che la guida del veicolo non costituisca l’attività principale del conducente. Il Parlamento ha approvato inoltre precise indicazioni sull’armonizzazione delle sanzioni a livello europeo per assicurare la medesima applicazione delle norme sull’intero territorio europeo per assicurare una concorrenza leale fra i vettori dei diversi Paesi e una maggiore sicurezza stradale.
Per Debora Serracchiani (PD-S&D), europarlamentare membro della commissione Trasporti, «L’installazione e l’impiego del tachigrafo, se usato correttamente, può risultare un ottimo strumento per migliorare la sicurezza stradale e le condizioni di lavoro degli autotrasportatori, andando al contempo incontro alle loro legittime esigenze di privacy. Per proteggere i conducenti, sono necessarie regole più stringenti relativamente al tempo di guida e di riposo: apprezzo perciò le nuove regole finalizzate a migliorare le funzioni del tachigrafo, come l’uso di comunicazioni wireless per i controlli su strada al fine di ridurre il numero di veicoli fermati nonché le disposizioni in materia di formazione degli ufficiali di controllo». Riguardo l’installazione del tachigrafo da parte di tutti i veicoli non esentati, Serracchiani ha chiesto che «si tenga conto della necessità che gli adempimenti connessi al rispetto della procedura non comportino un sovraccarico di oneri in termini economici e burocratici per le piccole e medie aziende.».
Francesco Del Boca, Presidente di Confartigianato Trasporti e di Uetr, commenta positivamente la decisione secondo la quale il servizio di posizionamento satellitare dovrà essere gratuito e, in caso di controllo in remoto, le sanzioni non saranno automatiche. Secondo Del Boca «È molto importante la disposizione, approvata dagli Eurodeputati, che obbliga espressamente le forze dell’ordine ad effettuare i controlli di filiera sulla co-responsabilità vettore-committente e, più in generale, di tutti gli attori della ‘catena’ del trasporto. Positivi i commenti sull’approvazione dell’emendamento in base al quale, al fine di garantire una concorrenza leale, il contratto individuale di lavoro degli autisti stranieri che effettuano trasporti internazionali dovrà sottostare alla legge del paese in cui essi svolgono la maggior parte dei loro obblighi nei confronti del datore di lavoro. «È una misura fondamentale – sottolinea Del Boca – per la lotta a un fenomeno, come quello del distacco/somministrazione di autisti dell’Est, che in Italia sta avendo conseguenze gravissime per le nostre aziende nazionali.». Per quanto riguarda l’installazione a posteriori del nuovo tachigrafo, Confartigianato Trasporti ha invece espresso parere negativo e chiesto che in sede di negoziati in Consiglio Ue venga definitivamente approvata una norma che eviti inutili procedure e costi ingiustificati per le imprese.
«Alla fine i nostri sospetti si sono rivelati fondati – ha dichiarato Mara Bizzotto, (Lega Nord), europarlamentare membro della commissione Trasporti – la lobby delle industrie che producono la nuova generazione di tachigrafi per il controllo dei tempi di guida e di riposo ha avuto la meglio. Nonostante i nostri ripetuti appelli. Detto questo accogliamo con favore una prima apertura del Parlamento per l’introduzione del principio di corresponsabilità nell’intera filiera del Trasporto, perché è su questo terreno che va giocata la battaglia per la salvaguardia della circolazione stradale e per garantire una civile protezione sociale. La corresponsabilità, infatti, è l’unica modalità attualmente in grado di mettere al riparo di committenti senza scrupoli una gran quantità di autotrasportatori che, pur di lavorare, sono costretti ad accettare ordini di trasporto e tempi di consegna incompatibili con le regole della sicurezza.».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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