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Il Consiglio ratifica il Protocollo Trasporti della Convenzione Alpi: adesso la catena alpina è priorità UE

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Sono anni che sentiamo parlare di Convezione delle Alpi e del suo allegato «Protocollo Trasporti». Da oggi alle parole – e anche ad atti importanti, come la ratifica del nostro Parlamento avvenuta qualche mese fa – si aggiungeranno pure dei fatti, visto che l’iter di approvazione in sede europea ha finalmente finito il suo corso. Dopo la proposta della Commissione datata 2008, in seguito fatta propria dal Parlamento, oggi arriva pure il via libera del Consiglio dell’Unione Europea. All’atto pratico questo significa che le Alpi non costituiscono più soltanto una problematica italiana o dei paesi che toccano questa catena montuosa, ma diventano una priorità della politica di trasporti dell’UE. In termini pratici tutto ciò si tradurrà in precise politiche che in qualche caso possono avere anche ritorni economici importanti. Facciamo alcuni esempi. 

Se le Alpi sono una priorità i corridoi transeuropei che attraverso le Alpi vanno finanziati
Se le Alpi sono una priorità anche tutte ciò che serve a decongestionare il traffico di transito va testato e incoraggiato
Se le Alpi sono una priorità anche le modalità per conservare un habitat naturale di questo contesto montuoso vanno a vario titolo sostenute. E via discorrendo… 
Ma soprattutto l’aspetto positivo dovrebbe essere quello di favorire il coordinamento tra gli Stati per gestire i trasporti alpini, evitando cioè che ognuno prenda singolarmente misure che finiscono per divenire punitive per i paesi confinanti (esemplare il caso del Tirolo austriaco e il suo famoso divieto settoriale, poi cancellato dalla UE). 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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