Il Consiglio Ambiente dell’Ue nell’ambito della discussione sulle revisioni alla legge europea sul clima ha rinviato l’entrata in vigore dell’ETS 2 di un anno: dal 2027 al 2028. Contro questa seconda tranche del sistema di tassazione delle emissioni nocive si applica al trasporto stradale e agli edifici di erano schierate le maggiori associazioni dell’autotrasporto nazionale. Ora la modifica dovrà passare l’esame della commissione TRAN del Parlamento europeo, prevista nei prossimi giorni, e approdare poi all’attenzione della Commissione Ue, ma la decisione del Consiglio, di solito lo scoglio più scivoloso nell’iter legislativo europeo, apre la strada in discesa al rinvio.
ANITA, l’Associazione aderente a Confindustria che riunisce le imprese di autotrasporto merci e logistica, ha subito espresso apprezzamento per il rinvio. “E’ una decisione di buon senso quella maturata tra gli Stati membri di rinviare l’applicazione del meccanismo dell’Emission Trading System nel nostro settore e auspichiamo possa trovare conferma nel prosieguo dell’iter legislativo”, ha dichiarato il Presidente di ANITA, Riccardo Morelli.
Un altro aspetto rilevante per l’Associazione riguarda il principio della neutralità tecnologica, che il Consiglio richiama nello sviluppo del quadro politico post 2030 per consentire agli Stati membri di ridurre le emissioni di C02 del 90% entro il 2040. “Crediamo che il riconoscimento del contributo che tutte le tecnologie possono dare alla decarbonizzazione del trasporto pesante sia il pilastro della transizione ambientale del nostro settore. Il target oggi confermato dal Consiglio è molto ambizioso e va giustamente perseguito con politiche di riconoscimento e di promozione dei carbon neutral fuels, che speriamo trovino sostegno da parte di tutte le istituzioni”, conclude il Presidente.


