Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneLeggi e politicaLogIn Business, ecco le aziende ammesse al contributo per la digitalizzazione della logistica

LogIn Business, ecco le aziende ammesse al contributo per la digitalizzazione della logistica

Pubblicato l’elenco sul sito di Ram Spa dei progetti ammessi con riserva. I numeri sono ampiamente sotto le aspettative e non raggiungono il target di 8.350 beneficiari imposto dall’Ue. Fonti vicine al dossier riferiscono di trattative in corso per ammorbidire le richieste comunitarie. Tra le possibilità, una riapertura dei termini del bando. Al via nei prossimi giorni la fase istruttoria, propedeutica all’erogazione dei contribuiti

-

Sono circa 1.300 le aziende che beneficeranno dei fondi Pnrr per la digitalizzazione della logistica a seguito del bando LogIN Business. Ieri è stato pubblicato sul sito di RAM Spa, la società in house del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che gestisce buona parte degli incentivi al settore, l’elenco delle «aziende ammesse alla misura con riserva» (qui il link al documento). La riserva è legata al controllo della regolarità dei progetti presentati in linea con le indicazioni del bando che ha stanziato i contributi per un totale di 157 milioni di euro da erogare anche in regime di de minimis.

Il target mancato

Intanto, preoccupa l’esiguo numero di aziende che ha risposto al bando, pure annunciato diversi mesi prima della pubblicazione. La preoccupazione è legata al target imposto dall’Ue che imponeva il raggiungimento di almeno 8.350 beneficiari dei fondi Pnrr. Anche senza esaminare nello specifico l’elenco delle aziende, si comprende che la risposta è di molto inferiore alle aspettative comunitarie. Fonti vicino al dossier riferiscono che sarebbe in corso una stretta trattativa con i dirigenti comunitari per ammorbidire l’impatto e rendere il target delle 8.350 imprese meno perentorio. Inoltre, lo stesso bando prevede la possibilità di riaprire i termini per le istanze nel caso le risorse fossero ancora disponibili per il mancato raggiungimento del target prefissato. Quindi, la buona notizia è che anche altri, rimasti fuori per mancanza di tempo o di altro, potrebbero salire a bordo in un secondo momento, qualora il tesoretto non fosse esaurito in questa tornata. La cattiva notizia riguarda la mancanza di tempo: i progetti dovranno essere chiusi e rendicontati entro il 30 aprile 2026. Tenendo conto che siamo a fine ottobre il percorso ha davanti ancora solo altri 6 mesi, un lasso di tempo in cui sarà difficile riaprire il bando, procedere all’esame delle istanze, concedere finanziamenti, attuare progetti e rendicontarli. 

La fase istruttoria e l’erogazione dei contributi

Per i progetti nell’elenco già pubblicato la fase dell’istruttoria, condotta dalla direzione guidata da Donato Liguori del ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il supporto di Ram Spa, dovrebbe aprirsi a giorni. Quelli ammessi al finanziamento riceveranno il contributo secondo le due modalità previste dal bando. Ovvero per le domande con costi previsti fino a 150.000 euro l’importo del contributo sarà erogato in un’unica soluzione «previa attestazione della piena realizzazione dell’intervento e della presentazione di analitica rendicontazione». Per gli importi maggiori, sarà dato il 30% a titolo di anticipazione a seguito di presentazione di formale richiesta, una quota intermedia, a seguito di presentazione di formale richiesta, fino al raggiungimento del 90% dell’importo ammesso a contributo e il saldo alla piena realizzazione del progetto a seguito della presentazione di analitica rendicontazione.

close-link