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Sede legale a Sofia e “mente” a Firenze: trasportatore esterovestito scoperto dalla Finanza

Lavorava in Italia ma aveva sede in Bulgaria per evadere le tasse; le Fiamme Gialle denunciano i due amministratori e sequestrano beni per oltre due milioni di euro

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Sulla carta aveva la sua sede a Sofia (Bulgaria), ma in realtà operava in Italia. Questo è quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno (Firenze) che, nei giorni scorsi, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Arezzo «nei confronti di una società di diritto estero, ricondotta sotto la tassazione del fisco italiano, cautelando beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 2.100.000 euro».
La società, che dalle indagini svolte dalle Fiamme Gialle, aveva il centro direzionale nel Valdarno, faceva parte di un importante gruppo d’imprese, coordinate da una holding e attive nel settore dei trasporti in vari Paesi europei.

Le Fiamme Gialle hanno così approfondito i movimenti attraverso una ricostruzione documentale di natura fiscale, con l’ausilio delle indagini bancarie e il raccordo investigativo con gli Organi collaterali esteri. Indagini che hanno permesso di classificare la società bulgara come “esterovestita”, ovvero solo formalmente ubicata all’estero per motivi di risparmio fiscale, ma priva di organizzazione per lo svolgimento dell’attività commerciale dichiarata e di autonomia gestionale.

Due i principali indagati, di nazionalità italiana, amministratori di fatto della società estera, denunciati all’autorità giudiziaria per reati fiscali.
I due principali indagati, di nazionalità italiana, individuati quali amministratori di fatto della società estera, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali. Le attività ispettive hanno portato a ricondurre a tassazione in Italia redditi per oltre 22,6 milioni di euro, con un’evasione Iva per 4 milioni di euro e Irap per circa 300.000 euro.

L’operazione rientra tra quelle condotte dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione fiscale, anche con proiezioni internazionali, perpetrata nelle forme più insidiose per l’Erario e distorsive per il mercato, poiché realizza una concorrenza sleale, a tutto danno dei contribuenti onesti. Proprio in questo periodo assume particolare rilievo il ripristino della legalità, poiché rappresenta il necessario presupposto per la ripresa dell’economia, a seguito della crisi economica perdurante e delle distorsioni generate dalla pandemia in atto.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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