Drammatico incidente mortale con coinvolto un autotrasportatore ieri mattina al porto di Ravenna. La vittima è Giuseppe Zuccoli, 67 anni, camionista della Cooperativa Trasporti Fossombrone (Ctf), deceduto dopo essere stato investito verso le 6.30 da un camion sul piazzale del terminal Sapir, nel settore degli inerti, mentre avvenivano le operazioni di carico e scarico di argilla.
Secondo la ricostruzione della tragedia, Zuccoli è sceso dal suo mezzo, il primo ad essere entrato nel terminale del porto, ha attraversato il piazzale ed è stato travolto da un altro camion della ditta emiliana Gazzetti. Zuccoli è poi deceduto per i gravi traumi riportati. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio degli inquirenti. Entrambi i trasportatori coinvolti frequentavano con continuità il terminal. Alla terribile scena avrebbe assistito anche il figlio della vittima, che l’aveva accompagnato nel trasporto. L’uomo, che risiedeva a Villa Furlo nel comune di Fermignano, lascia la moglie Antonella coetanea e due figli: Elena di 39 anni e Simone di 35 anni, anche lui trasportatore.
Emanuele Feduzi, sindaco di Fermignano, lo ricorda come “una persona cordiale, sempre attenta a quanto succedeva e appassionato del suo lavoro. Proviamo tutti un grande dolore per la sua tragica scomparsa, la nostra intera comunità è scossa da quanto successo”.
“Giuseppe era uomo mite, generoso, gentile con tutti”, conferma Giorgio Sanchioni, ex presidente di Ctf.
“Sono profondamente turbato da questo infortunio mortale – commenta il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni – Ho lavorato oltre 15 anni nel mondo della logistica, assistendo centinaia di volte a operazioni di carico, scarico, manovra e pesatura, e ancora non riesco a comprendere come ciclicamente possano accadere eventi di questo tipo”.
“Serve un salto di responsabilità collettiva e un nuovo testo unico sulla sicurezza – afferma la deputata ravennate del Pd, Ouidad Bakkali – Dall’inizio dell’anno in Italia ci sono stati più di 600 morti, è una strage, un’emergenza nazionale su cui non si è fatto abbastanza. Episodi come questo non possono più essere considerati fatalità”.
“Come istituzione – ribadisce l’assessore regionale al Lavoro dell’Emilia-Romagna, Giovanni Paglia – continueremo a fare ogni sforzo per assicurare che tragedie come questa non debbano ripetersi e che il luogo di lavoro sia uno spazio in cui la sicurezza abbia sempre la priorità”.
Infine anche i vertici di Sapir, il presidente Riccardo Sabadini e l’amministratore delegato Mauro Pepoli, hanno espresso profondo cordoglio per l’incidente mortale: “Per noi, da sempre la sicurezza è la prima delle priorità, il valore di riferimento imprescindibile di ogni nostra operazione”.