Veicoli - logistica - professione

HomeProdottoMondo leggeroMercedes-Benz eSprinter da 3,5 ton. La muta voce della sostenibilità

Mercedes-Benz eSprinter da 3,5 ton. La muta voce della sostenibilità

Un giro di consegne per il centro storico di Roma a bordo del furgone elettrico della Stella di taglia grande fa riscoprire il piacere del silenzio. E dimostra che qui, dove la trazione elettrica ha da esprimere il meglio di sé, non esistono problemi di autonomia. Semmai di ingombri, almeno nelle strette vie della Capitale

-

Ma che bella e divertente sensazione girare per mezza giornata nel centro della Capitale con un furgone passo lungo e tetto alto e vedere la faccia allibita dei vigili urbani, che proprio mentre sono lì lì per fischiare si accorgono che è un veicolo elettrico. Anche perché la livrea Mercedes-Benz bianca e blu con le scritte su cofano e fiancate sono inequivocabili: «The New eSprinter. Are you #eready?». Come a dire: «Io sono Sprinter e sono elettrico. Tu sei pronto alla mobilità elettrica?».

UN INTERNO
QUASI SEVERO

Siamo così tanto viziati dai lussuosi e super accessoriati interni del nuovo Sprinter diesel, che la postazione di guida della versione elettrica a confronto appare quasi severa. D’altra parte, qui ogni servocomando in più ruba energia utile alla marcia. Motivo per cui non trovo il volante multifunzione, i comandi elettrici dei sedili, la super consolle digitale. Quello che resta invariato invece è il livello di sicurezza Mercedes-Benz e lo capisco subito quando, inserita la retro, vedo un display accendersi all’interno dello specchietto retrovisore interno su cui invia le immagini la telecamera posteriore per la retromarcia assistita. Durante la retro, poi, si attivano sia un beep esterno per avvisare i pedoni, sia un segnale sonoro interno che aumenta d’intensità se ci si avvicina troppo a un ostacolo.

MUOVERSI NEL SILENZIO

Apro lo sportello, mi siedo, imbraccio il volante, regolo il sedile e avvio il motore premendo un pulsante. Il motore elettrico da 84 kW (circa 115 CV), con una coppia di 300 Nm è lì pronto al mio servizio, in totale silenzio. Difficile per un orecchio come il mio, abituato a decenni di «vroom», farci l’abitudine. Seleziono la leva del cambio su D, premo sul pedale dell’acceleratore e lo Sprinter si avvia dolcemente. Dietro il volante fanno capolino i paddle con cui selezionare le impostazioni di recupero energia: D-, D, D+ e D++. Guidando in D- si recupera energia cinetica e quasi non c’è bisogno di utilizzare i freni tanta è la forza di decelerazione. D+ e D++ sono per la guida su tangenziali o raccordi autostradali, dove è possibile sfruttare al massimo l’abbrivio sfiorando appena l’acceleratore. Inoltre, attraverso un tasto posto al centro della plancia accanto alla radio, si possono selezionare le modalità di marcia Comfort (C), Economy (E) ed Economy plus (E+). La Comfort rende la risposta del motore simile a quella di un diesel tradizionale; la Economy consente di allungare i tempi di autonomia rallentando l’accelerazione, mentre la Economy plus riduce la potenza del motore elettrico da 84 a 70 kW e la coppia da 300 a 270 Nm, a beneficio dell’autonomia. Sì, è vero, detto così sembra complicato, ma tempo una mezzoretta o poco più di pratica, tutto appare intuitivo.

UN GIRO DI “CONSEGNE VIRTUALI”

Parto dalla sede di Mercedes-Benz Italia sulla Tiburtina e percorro mezzo arco di Grande Raccordo Anulare per raggiungere il centro storico di Roma, la meta che mi sono prefissato. Sui circa 30 km di GRA viaggio sui 90 km/h tengo d’occhio il livello di carica che lentamente, ma inesorabilmente, si abbassa. L’autonomia dichiarata dal costruttore, garantita dalle batterie da 55 kWh (un pacchetto opzionale che ne comprende 4), è di circa 150 km con un carico utile massimo di 900 kg. Io viaggio vuoto, pertanto il giro di “consegne virtuali” dovrebbe rientrare ampiamente nel margine di carica. Bisogna precisare che vi è anche una dotazione standard composto da tre pacchi batterie con capacità di 41 kWh che consentono un’autonomia di circa 115 kg, quindi inferiore, ma un carico utile maggiore di circa 140 kg, che raggiunge in totale i 1.040 kg. Una scelta, ovviamente, da valutare in base alle missioni.

Esco allo svincolo sulla via Flaminia e mi dirigo con tre quarti di carica verso il centro storico. L’eSprinter, in quanto veicolo 100% elettrico e con un peso di 3,5 ton, può entrare senza problemi nelle ZTL. Quindi un corriere attivo nel centro di Roma con un veicolo di questo tipo ha una capacità di carico di 11 m3 – uguale a quella dell’omologo diesel – da sfruttare H24, in quanto può lavorare sereno e pure di notte. Mi tolgo la soddisfazione di fermarmi in mezzo a Campo De’ Fiori per effettuare una finta consegna. Apro i grandi portelloni posteriori per accedere alla stiva. L’unica differenza rispetto al diesel riguarda la ruota di scorta posizionata sopra il passaruota sinistro. Il sottoscocca, infatti, è occupato dai pacchi di batterie agli ioni di litio con cui alimentare il motore elettrico. È interessante notare come a Stoccarda siano riusciti a mantenere la stessa altezza da terra del piano di carico.
Terminate le “consegne” riprendo la strada del ritorno mentre ho ancora a disposizione un buon 50% di carica. Il mezzo arco di GRA mi aspetta al varco con il suo traffico congestionato dell’ora di punta. Inserisco quindi la marcia D-, una modalità che non appena alzi il piede dall’acceleratore l’eSprinter quasi si blocca. Sono fiducioso di recuperare così un po’ di energia cinetica utile per coprire i chilometri che mi separano dal punto di arrivo. Sul raccordo mi attesto intorno agli 80 km/h e arrivo con ancora un decimo di carica a disposizione. Sono partito con un pieno di 55 kWh e ne consumati circa 50. Considerato un costo medio dell’energia (per eccesso) di 0,065 euro a kWh, ho speso poco più di 3 euro. A questi costi si può pure rinunciare al «vroom».

CONCLUSIONI

Il Mercedes-Benz eSprinter è sicuramente destinato ad avere un futuro in un mercato elettrico in piena espansione grazie anche alle favorevoli formule di noleggio proposte dalla Casa Costruttrice. Impensabile, oggi come oggi, avventurarsi in un acquisto, vista la rapida evoluzione della tecnologia e, soprattutto, delle batterie. Si rischierebbe di ritrovarsi fra un paio di anni con un veicolo obsoleto. Il noleggio a zero anticipo prevede un canone di 695 euro al mese per una durata di due anni all inclusive. Mentre il canone leasing è di 690 euro per 47 mesi con un anticipo di 12.000 euro e riscatto finale di 21.600 euro.
Tuttavia, viste le grandi dimensioni, all’interno dei centri urbani forse si muoverebbe maggiormente a suo agio un furgone di taglia inferiore, senza rischiare di rimanere incastrati per le strette viuzze del centro storico di Roma. Anche se è proprio questo il contesto ideale per l’utilizzo di questi veicoli.

close-link