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Ford Trucks 2633 VR. Gioco di squadra su ruote

L’hardware, relativo al veicolo, lo ha prodotto l’ovale blu. Il sofware, relativo all’allestimento, lo ha sviluppato Farid. La connessione al mercato, anima del progetto, l’ha attivata Vrent. E il risultato è un mezzo pratico per affrontare in modo funzionale la raccolta rifiuti

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Il nome è in codice: 2633 VR. Grattando la superficie, però, ci si rende conto che il camion che identifica, concepito apposta per la raccolta integrata dei rifiuti, scaturisce da un’inedita modalità operativa. Un veicolo, cioè, tenuto in equilibrio da un gioco di squadra, da una sorta di cocktail ben proporzionato, in cui il veicolo – o se preferite l’hardware – lo mette Ford Trucks, marchio americano con filiazione produttiva in Turchia, che tramite questo progetto riesce a trovare un varco per importare nel nostro paese mezzi diversi dal fortunato trattore F-MAX. La parte compattatore – o se preferite il sofware – la prepara Farid, marchio di proprietà di un gruppo (Farid Zoeller) che dall’alto dei suoi tre miliardi di fatturato è leader nella costruzione in Europa di questa tipologia di allestimenti. Il progetto – o se preferite la connettività con il mercato – lo ha elaborato Vrent, società primogenia di VFM Company, divenuta la principale realtà nel settore del noleggio di veicoli per raccolta urbana di rifiuti e, per questo, dotata di particolare sensibilità nel tendere l’orecchio alle esigenze degli operatori. Qui, per soddisfarle, ha lavorato sui dettagli. A parte un primo livello di equipaggiamenti, costruito avendo di mira l’adeguamento alle più recenti normative – la EN1501:2021, in vigore dallo scorso agosto, e quella sul contenimento delle emissioni imposto dall’Euro VI-E, garantito dal motore Ecotorq – tutto il resto è realizzato per essere funzionale al lavoro. Si giustifica così la conquista di una portata di 105 quintali, la migliore per un segmento in cui la media è di 102, l’inserimento di un terzo asse sterzante a controllo elettronico con cui contenere il raggio di sterzata del 9% e di migliorare la manovrabilità di un mezzo destinato a circolare a su strade urbane e l’introduzione di due sistemi agevolativi del carico, il primo con cui conoscere in tempo reale il gravame sugli assali posteriori e distribuirlo correttamente per evitare sovraccarichi, il secondo con cui gestire in modo computerizzato la presa di forza.

Ford Trucks e Farid: un gioco di squadra

Fabio Telese, presidente del cda di Vrent, è soddisfatto sia del risultato ottenuto, sia dei partner. E già pensa al futuro, sottolineando che questa esperienza «è il primo step di un programma che, nei prossimi mesi, si arricchirà di nuove proposte». E poi non nasconde che con Ford Trucks – a cui il suo gruppo è legato, avendo in pancia una quota di circa un terzo della società che ne importa i veicoli in Italia – c’è una relazione proficua, confermata dalla disponibilità riscontrata in termini produttivi per adattare la macchina alle esigenze del mercato italiano e per trovare un accoppiamento esclusivo tra il Farid T2 e il 2633 VM.
Anche con Farid il rapporto è consolidato. Vrent collabora da lunghi anni con questo allestitore in modo efficace e con grande ritorno in termini di immagine. Nel senso cioè che il marchio Farid, nel mondo dei compattatori, è sinonimo di qualità e quindi il sol fatto che dedichi parte del suo budget alla ricerca e sviluppo di un modello da combinare con un camion nel modo consigliato da Vrent, è sicuramente una garanzia della bontà del progetto. In più questa relazione potrebbe anche arricchirsi, assecondando quell’allargamento del perimetro operativo e delle società orbitanti attorno a VFM Company (oggi sono nove) costantemente imposto da Fabio Telese.

E ultima apparve VEM

L’ultima stella in tal senso si chiama VEM Ecology, società sorta come spin off della VEM Green, voluta dallo stesso Telese insieme a Giacomo Maurelli (presidente del cda di F-Trucks Italia) e Roberto Quaranta (ad di VEM) e presieduta da Edoardo Gorlero (ad di Vrent). La sua missione aziendale è la distribuzione sull’intero territorio nazionale di due veicoli, lo Ionelettric e il Sofi-X, realizzati con telaio e catena cinematica della RAP SEV (costruttore cinese di Zhejiang specializzato in veicoli elettrici) che appaiono come un complemento logistico del 2633 VM. Il primo, infatti, è un mezzo elettrico con autonomia di 90 km, garantiti da una batteria da 95 Ah ricaricabile in 2-3 ore, arricchito da diversi standard di sicurezza (compresa telecamera posteriore) e da un prezzo molto competitivo. Nasce equipaggiato con un box generico o a temperatura controllata, che Telese ha avuto l’idea di sostituire con una vasca da un metro di volume e angolo di ribaltamento di 89° realizzata in Italia. In pratica – ci spiega – «lo Ionelettric soddisfa le esigenze sempre più marcate di differenziazione dei rifiuti in quanto entra nei centri storici per gestire la raccolta porta a porta e quindi conferire il carico nel compattatore del 2633 VM».
Il Sofi-X, invece, è un tre ruote elettrico, sempre con 90 km di autonomia (la batteria, un po’ più piccola, si ricarica in sole due ore), concepito per pulire i centri storici cittadini e dotato, a tale scopo, di portabidone governato da sistema meccanico con cui agganciare e sollevare il contenitore da 120 litri. Piccoli veicoli con un grande e più pulito futuro.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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