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Elisabetta Pellegrini, la prima donna a guidare la Struttura tecnica del MIT

Ingegnere, di origine toscana ma cresciuta a Verona, Pellegrini è un volto conosciuto e rispettato nel settore, già prima e unica donna Direttore di Area nella Regione Veneto per la quale ha seguito i lavori della Pedemontana

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Il vertice della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture si tinge di rosa. Elisabetta Pellegrini, attuale direttore del Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Lavori pubblici e Demanio della Regione Veneto, succederà infatti a Giuseppe Catalano, coordinatore della Struttura dal luglio 2017. Laureata in ingegneria civile, di origine toscana ma cresciuta a Verona dove ha ricoperto diversi ruoli di prim’ordine in Provincia – prima come funzionario, poi come dirigente del settore Infrastrutture progettazione e direzione lavori –  oltre che come membro del consiglio di amministrazione dell’Azienda Trasporti Verona e docente in diversi master post universitari dell’Università degli Studi di Verona, Pellegrini è quindi un volto conosciuto e rispettato.

Già prima e unica donna Direttore di Area in Regione Veneto, dove era approdata proprio nel febbraio 2017 per seguire il progetto della Pedemontana – la più grande opera in costruzione in Italia per importo –, Pellegrini sarà anche la prima donna a guidare la Struttura tecnica di missione con il compito di programmare le risorse e la scelta delle opere strategiche e prioritarie su cui investire. Onere e onore  che non sembra intimorirla: «Sono una donna del fare. Mi piace sfatare il concetto che nell’ente pubblico non si fa» aveva infatti dichiarato solo lo scorso anno.

E se le donne ai vertici sono ancora poche – lo dimostrano i suoi diversi “primati” – Pellegrini ha le idee chiare in merito a come incentivare la presenza femminile in quei settori, come quello della Logistica e dei Trasporti, in cui le donne scarseggiano: «La scuola non dà alle ragazze la pari opportunità, rispetto ai maschi, di valutare l’arco completo delle possibilità di studio, le cosiddette facoltà Stem dove ancora siamo in pochissime. Le ragazze devono essere convinte del proprio valore». Consapevolezza che a Elisabetta Pellegrini non sembra essere mai mancata e che l’ha portata a ricoprire ruoli sempre più importanti «pur essendo impegnata da una famiglia con due figli e non potendo usufruire di alcun aiuto» come dichiara lei stessa nel suo curriculum. Non resta che augurarle buon lavoro.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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