È possibile ridurre le emissioni prodotte dai trasporti? E soprattutto, il GNL è un carburante che può fornire in tal senso un contributo rilevante? A queste e ad altre domande risponde il Quaderno 28 del Freight Leaders Council (FLC) che sarà presentato il 16 maggio alle ore 12 a Napoli nel corso della quinta Conferenza Internazionale dedicata a questo carburante. In realtà, prima ancora delle ipotesi, esiste una valutazione fattuale, argomentata cioè da quei 2.000 camion alimentati a GNL già oggi circolanti in Italia e che sono l’espressione di una volontà di tante aziende di accostarsi al gas per contenere il proprio impatto ambientale e che hanno potuto confidare in almeno 38 stazioni di rifornimento presenti lungo la penisola (è un dato relativo al 2018 e quindi si va costantemente aggiornando, ndr). Adesso, però, c’è bisogno che anche la politica si esprima al riguardo. D’altra parte, l’intento del Quaderno del FLC, realizzato con il supporto di Mirumir-ConferenzaGNL e con l’ausilio di esperti e associazioni, tra cui Assogasliquidi-Federchimica, WEC, REF-E, Conftrasporto, Anita, Assocostieri, Assarmatori, NGV Italy, è per un verso di fare un punto della situazione, per un altro motivare le istituzioni a prendere una posizione chiara. Perché, come ha spiegato Massimo Marciani, Presidente FLC, visto che «per la logistica il GNL è una soluzione reale e immediatamente utilizzabile» per minimizzare la sostenibilità ambientale, «ci poniamo l’obiettivo di presentare soluzioni immediatamente operative ai decisori pubblici affinché questi ultimi mettano gli operatori in grado di investire in modo consapevole». Anche perché il pubblico interessato al GNL – come ha sottolineato Diego Gavagnin, Coordinatore di ConferenzaGNL – è decisamente allargato: «Nell’immediato sono i trasportatori e i camionisti i più interessati, già adesso può però essere letto anche da chi si occupa di trasporti marittimi, con l’arrivo di traghetti e navi da crociera a GNL, e presto anche dagli interessati di trasporti ferroviari e spaziali, altri settori dove si inizia a usare il metano liquido». Ed quindi chiaro che anche il Quaderno parlerà – peraltro per la prima volta in maniera organica – a questa platea allargata rispetto ai semplici «addetti ai lavori».
Dietro questo successo potenziale c’è il triplice e tangibile vantaggio prodotto dal GNL:
– primariamente, il processo di liquefazione del gas, ottenuto portando il metano a una temperatura di -161° centigradi, finisce per ridurne il volume e quindi di renderlo più facilmente trasportabile;
– secondariamente, abbatte di almeno il 15 per cento le emissioni di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali, dimezza quelle degli ossidi di azoto e annulla quelle di particolato e di ossidi di zolfo, generando vantaggi apprezzabili, in particolare, nel trasporto marittimo, visto che in alcune aree navigabili le norme internazionali impongono limiti al tenore di zolfo nei combustibili sempre più stringenti;
– infine, il GNL conviene anche in termini economici, in quanto costa il 43 per cento in meno del gasolio (dati 2017) al netto del rimborso dell’accisa previsto.
Coerentemente con gli obiettivi ricognitivi e propositivi ricordati, il Quaderno 28, dopo aver tracciato un quadro completo dell’uso del gas liquefatto come carburante nel trasporto stradale, navale e ferroviario e fotografato il contesto normativo e quello legato allo sviluppo infrastrutturale, indica sia le misure di sostegno più opportune per accelerarne lo sviluppo, sia 5 step con cui raggiungere un livello ottimale di diffusione del GNL:
1- Un piano nazionale operativo, vale a dire definire una strategia che renda più efficiente l’aspetto logistico del settore. In questo ambito sono quattro le priorità: la definizione di un piano nazionale per i depositi costieri; nuovi punti di carico nei rigassificatori di Rovigo, La Spezia e Livorno; una normativa che regoli il rifornimento di GNL ship to shipe un piano per la fornitura di elettricità alle navi ancorate nei porti.
2- Regime fiscale determinato per legge, nel senso di chiarirne l’entità sul medio-lungo termine per consentire agli operatori dell’autotrasporto di pianificare i propri investimenti.
3- Rinnovo del parco veicolida incentivare, oltre che con aiuti per l’acquisto dei mezzi, anche con la riduzione dei pedaggi autostradali per i veicoli pesanti alimentati con GNL e bio–GNL, analogamente a quanto deciso in Germania per il biennio 2019-2020.
4- Sostenere la produzione dei biocarburantidefinendo un quadro regolatorio stabile per l’uso del bio-gas e del bio-GNL.
5- Sostenere l’uso del GNL per le navi accelerando gli aspetti autorizzativi per le infrastrutture e definendo una pianificazione stringente di riduzione dell’uso dello zolfo per il mare “chiuso” Mediterraneo, che potrebbe diventare area ECA (Emission Control Area).
Il Quaderno 28 sarà scaricabile gratuitamente, una volta terminata la presentazione del 16 maggio, dal sito www.freightleaders.org