Il tempo passa e l’autotrasporto aspetta. Dall’insiedamento del nuovo governo è trascorso un mese e mai il settore, malgrado precedenti richieste in tal senso da parte di Unatras, è stato convocato al ministero. Ecco perché oggi lo stesso coordinamento unitario ha diffuso un comunicato in cui preannuncia la riunione nelle prossime settimane dei propri organismi esecutivi «per assumere le decisioni conseguenti vista la perdurante mancanza di risposte alle problematiche emergenziali segnalate dal settore».
Insomma, non si tratta ancora di una dichiarazione di guerra, ma piuttosto una messa in mora, anche perché in effetti un mese – «vista pure le difficoltà e le tempistiche legate all’analisi dei molteplici dossier di interesse del Dicastero», si legge nel comunicato – non è un tempo lunghissimo. Però ciò che lamenta Unatras è che in questo lasso di tempo sono stati tanti gli «annunci di provvedimenti a mezzo stampa che… potrebbero segnare la sopravvivenza stessa di decine di migliaia di imprese dell’autotrasporto italiano» appresi senza mai ottenere un coinvolgimento diretto. E qui il riferimento più diretto è quello relativo al taglio delle accise.
Senza considerare che è necessario per il settore che «il nuovo Ministro intraprenda e metta in campo il prima possibile le misure necessarie al mantenimento della competitività delle imprese italiane rispetto ai concorrenti esteri». In mancanza di risposte il malcontento cresce e diventa necessario per le rappresentanze di categoria – conclude il comunicato di Unatras – un confronto «sulle decisioni più opportune da intraprendere a tutela della categoria».