Si chiama decreto flussi ed è l’atto amministrativo con cui il governo stabilisce ogni anno quanti cittadini stranieri non comunitari possono entrare in Italia per motivi di lavoro. Quello per il 2022, pubblicato lo scorso 21 dicembre, quantifica questo numero:sono 69.700 i cittadini extracomunitari nel complesso e di questi ben 20mila – quindi molti di più rispetto ai 6mila dello scorso anno – sono riservati a un macrosettore economico che assembla l’autotrasporto, l’edilizia e le aziende turistiche-alberghiere. Ciò significa che le aziende di autotrasporto possono presentare domanda per accogliere un quantitativo di lavoratori. Non lavoratori generici, ma autisti di camion già muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE e convertibili in Italia sulla base di vigenti accordi di reciprocità. Ma c’è fretta. Perché il decreto, già registrato dalla Corte dei Conti il 27 dicembre, giungerà in Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2022. E la circolare n. 116 del 5 gennaio diramata dai ministeri del Lavoro, dell’Interno e delle Politiche agricole, destinata a fornire le indicazioni con cui dare attuazione al decreto stesso, indica dei termini abbastanza stretti: le domande, infatti, per i lavoratori non stagionali – quindi quelli che interessano l’autotrasporto – vanno presentate dal 27 gennaio (quelli per gli stagionali e gli autonomi dal 1° febbraio). Gli Stati di provenienza dei lavoratori in questione sono quelli i cui Paesi di origini hanno sottoscritto o sottoscriveranno nel 2022 accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia. Vale a dire:
– Albania
– Algeria
– Marocco
– Moldova
– Repubblica di Macedonia del Nord
– Sri Lanka
– Tunisia
– Ucraina
Rispetto allo scorso anno, quello in cui per la prima volta l’autotrasporto è stato incluso tra i settori che possono assorbire lavoratori migranti, compare (contrariamente allo scorso anno) anche l’Albania proprio perché nel frattempo è stato sottoscritto anche con questo Paese un accordo bilaterale in tema di patenti.
Le questioni legate a patenti e CQC
I lavoratori migranti, titolari di patente di guida non comunitaria come detto equivalente alla categoria CE, potranno condurre veicoli immatricolati in Italia per conto di un’impresa attiva nel trasporto in conto terzi, ma soltanto per un anno dal momento dell’acquisizione della residenza nel nostro Stato. Al termine di questo anno sarà necessario effettuare la conversione della patente.
Se il lavoratore non è in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), la durata del contratto di lavoro sarà a tempo determinato, della durata massima di un anno, e in questo arco temporale l’autista dovrà conseguire la CQC. A tale scopo l’impresa dovrà richiedere all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il rilascio dell’Attestato di conducente, su cui dovrà figurare il «codice 95», dopo enti competenti la comunicazione di assunzione e dopo aver acquisito dalla Questura il permesso di soggiorno del lavoratore.
Tutto ciò perché rispetto agli autisti non comunitari dipendenti da impresa stabilita in uno Stato dell’Unione Europea, la qualificazione iniziale e la formazione periodica possono essere dimostrati anche tramite l’attestato del conducente su cui appunto va riportato il «codice 95».
Nel caso in cui, invece, il lavoratore già disponga di una valida CQC, acquisita cioè in un altro Paese comunitario, il contratto di assunzione potrà essere a tempo indeterminato.
Quali imprese possono presentare domanda
Per poter presentare l’istanza allo Sportello Unico per l’Immigrazione per ottenere il nulla osta al lavoro subordinato, l’impresa di autotrasporto deve soddisfare una serie di condizioni. E cioè:
– essere iscritta all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi della provincia di appartenenza;
– essere iscritta al Registro Elettronico nazionale;
– essere in possesso di licenza comunitaria, in corso di validità, laddove effetti trasporti internazionali.
Quando e come presentare domanda
Rispetto alla presentazione delle domande, già a partire da stamattina, 12 gennaio 2022, sarà disponibile l’applicativo per poter precompilare i moduli di domanda al seguente indirizzo:
https://nullaostalavoro.dlci.interno.it
Le domande così precompilate potranno poi essere inoltrate a partire dalle ore 9,00 del 27 gennaio 2022 e fino al 17 marzo 2022. Ma soprattutto saranno prese in considerazione sulla base dell’ordine cronologico di ricezione. Ragion per cui – come si dice – chi prima arriva…