Transadriatico, uno dei consorzi di autotrasporto più grandi d’Italia, attivo principalmente nel trasporto e nella logistica dei carburanti, fa un salto deciso verso l’intermodalità ferroviaria. È stata annunciata ufficialmente ieri dal Governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, la proposta di cessione del 30% della società ferroviaria Sangritana Cargo al consorzio con sede a Grottammare nelle Marche.
Marsilio ha confermato l’approvazione, da parte del consiglio di amministrazione di Tua, società a socio unico della Regione che detiene il capitale della Sangritana, della proposta di vendita del 30% delle quote alla società privata, da tempo attiva in pratiche attive di sostenibilità ambientale, guidata dal Presidente, Natalino Mori. L’accordo prevede il cosiddetto «closing» nei prossimi giorni.
«Siamo impegnati a valorizzare gli asset strategici detenuti attraverso Sangritana e a rafforzare la capacità commerciale, l’efficienza e la redditività del servizio di trasporto merci ferroviario in Abruzzo – ha dichiarato Marsilio. – Questa operazione contribuirà a creare un ‘campione della logistica‘ lungo l’asse adriatico, aumentando l’attrattività del territorio per le imprese e migliorando la competitività delle produzioni locali. La Regione Abruzzo continuerà a creare le condizioni affinché gli insediamenti industriali possano prosperare».
«Gli impegni per la decarbonizzazione e alla sostenibilità ESG – ha dichiarato Mori – convintamente presi dai nostri soci conducono, indipendentemente dalle innaturali scadenze previste dall’Unione Europea, a convertire progressivamente e ove possibile il business all’intermodalità. In questo percorso abbiamo intercettato la strategia della Regione Abruzzo che ha identificato nello leva dell’intermodalità e della logistica un driver determinante per lo sviluppo e il consolidamento delle attività produttive oltre la tenuta sociale del territorio. Affiancare la Regione in questa direzione entrando nella compagine sociale della storica compagnia ferroviaria Sangritana come partner industriale, ha rappresentato un’opportunità per perseguire lo sviluppo intermodale aziendale dimostrando di crederci davvero con la partecipazione all’asset principale, il treno, e per sperimentare le enormi potenzialità di un sano rapporto fra pubblico e privato».