Si tratta della terza tranche dell'una tantum di 230 euro riconosciuta nell'ultimo rinnovo del contratto collettivo. Le precedenti erano state versate a luglio e a ottobre 2021
Prendete i costi di gestione che un’azienda di autotrasporto e di logistica registrava nel 2020 e confrontateli con quelli che sopporta nel 2022. L’incremento, in termini percentuali e assoluti, esprime numeri rilevanti, in particolare rispetto alla spesa energetica. Gasolio, adblue o GNL hanno raggiunto livelli tali di prezzo da diventare un’emergenza pubblica, che rischia di frenare la stessa economia. Il governo ha cercato di correre ai ripari concedendo crediti di imposta o riduzione delle accise. Ma può essere sufficiente? Come bisognerebbe spendere i 500 milioni di euro con cui è stato finanziato il Fondo destinato proprio a compensare i maggiori costi dovuti agli aumenti dei carburanti? Quanto, a questo scopo, può essere utile il ricorso all’intermodalità? E a quali altre forme di risparmio può ricorrere l’autotrasporto per far fronte a eventuali carenze di prodotto? Tutte domande a cui risponde in questo video Domenico De Rosa, amministratore delegato del Gruppo Smet
Seppure di poco le immatricolazioni dei veicoli per il trasporto merci fanno un passo indietro. Ma i numeri in questo caso, come sottolinea il presidente della Sezione VI di UNRAE, vanno letti con sguardo retrospettivo, perché quelli attuali sono frutto di ordini raccolti in un momento in cui le imprese non avevano registrato «la forte battuta d’arresto causata dagli incrementi dei prezzi di carburanti e dei costi di gestione». E quindi le previsioni per i mesi a venire appaiono preoccupanti
I prezzi del gas naturale per autotrazione hanno subìto negli ultimi mesi aumenti senza precedenti che rischiano di mettere in ginocchio l'intera filiera del metano. Ecco...
Chi trasporta su strada per il Regno Unito ha iniziato l’anno con nuove procedure doganali, che hanno reso più complessa quest’attività, resa già difficile dalla Brexit. Pensava di avere raggiunto il peggio. Invece, a fine febbraio sono apparsi altri due fenomeni capaci di peggiorare la situazione, rendendola una tempesta perfetta: il fermo dei traghetti della P&O, che trasportano quasi un terzo dei veicoli attraverso la Manica, e il blocco per diversi giorni del sistema doganale britannico. Risultato: attese fino a 40 ore per imbarcarsi a Dover. Sul fronte orientale la situazione è ancora peggiore, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha interrotto importanti vie di comunicazione, creato sanzioni (che interessano anche il trasporto) e tolto dal volante migliaia di autisti ucraini. Questo podcast affronta tali le questioni con un autotrasportatore che le vive in prima fila: Alberto Riboni
L’azienda ungherese ha deciso di puntare sul popoloso paese asiatico, alla ricerca di una soluzione di lungo termine, alternativa a Serbia o Romania, avviate a diventare economie più solide (quindi meno sensibili all'emigrazione). Sono già in arrivo 80 autisti e 2 addetti alle spedizioni da formare e da affiancare per qualche mese. Ma da settembre dovrebbe operare in modo autonomo
Il Decreto “taglia accise” pubblicato in Gazzetta Ufficiale per far fronte al caro-carburanti viene criticato dalle associazioni, che chiedono al governo ulteriori sforzi ritenendo...
Dopo lo stop del novembre scorso, il produttore norvegese torna a sospendere la produzione di AdBlue e di fertilizzanti nei siti di Ferrara e di Le Havre, in Francia