L'allungamento delle rotte dal Far East per evitare gli attacchi terroristici, fa aumentare tempi e costi e allontana le portacontainer dai porti italiani, proprio mentre cominciano a sentirsi gli effetti degli investimenti per ospitare le mega carrier. Una situazione che favorisce il traffico Ro-Ro, più adatto ai trasporti di breve media distanza
In arrivo un bando da 175 milioni di euro a sostegno degli investimenti delle aziende di autotrasporto in tecnologie in grado di accedere al sistema nazionale. Ma la PNL ancora non decolla: si attendono le interfacce tecniche dall’Europa che deve attuare il regolamento eFTI, il cosiddetto Spid delle merci
Attese di ore, soprattutto ai terminal principali, dove si è registrata anche una punta d'attesa di otto ore. Per i trasportatori è un problema di organizzazione prima che di tecnologie o infrastrutture. I committenti non accettano il sovrapprezzo e chiedono l'intervento dell'Autorità, ma si dicono d'accordo sulla necessità di rivedere il sistema
In crisi sono soprattutto i porti tirrenici, dove si scarica la maggior parte dei cassoni. Prima dell'estate gli autotrasportatori esasperati per i ritardi hanno applicato a Genova e a Napoli una tassa sulla congestione. I committenti l'hanno respinta e le Autorità portuali mediano in attesa che arrivi la digitalizzazione con i Port Community System
https://youtu.be/3OKWbjbCnnI
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Cargografie è la nuova serie di documentari di K44 che fotografa diverse aree geografiche dell'Italia dal punto di vista trasportistico, logistico e infrastrutturale. In...