Un settore che sopporta come costo principale (equivalente al 30%) l’acquisto del gasolio, entra per forza di cose in crisi quando il carburante aumenta in poche settimane del 25% e non riversa tale incremento su committenza e prodotti finali. Da tale premessa la viceministra al MIMS, in audizione in commissione Trasporti della Camera, ha indicato decisivo, oltre alle misure di sostegno finanziario, il tavolo di confronto con la committenza, finalizzato a non esasperare i rapporti all’interno della filiera. Però – ha rimarcato – non saranno tollerate forme di illegalità. Come alcune di quelle registrate nei giorni della protesta
Anche per il 2022 bisognerà pagare il contributo all’ART, seppure la soglia di esenzione si alza da 3 a 5 milioni di fatturato. Per gli anni pregressi, invece, l’Autorità si avvarrà dei controlli della Finanza per acquisire i dati relativi ai volumi d’affari. Una decisione fuori luogo per il presidente di Conftrasporto
Le azioni estemporanee e magari violente sono cosa diversa rispetto alla cultura della rappresentanza, fatta di dialogo e confronto costante. E Unatras, appena incassata la vittoria degli 80 milioni di supporti alle imprese, non si ferma, perché ritiene fondamentale definire alcune regole per tutelare le imprese del settore, prima tra tutte quella chiamata a disciplinare la clausola di adeguamento dei costi di trasporto al costo del gasolio
Misure finanziarie per alleggerire pedaggi, acquisti di adblue e di GNL e dare continuità alle spese non documentate. Ma anche un impegno a fissare per decreto il modo con cui far applicare nei fatti la clausola gasolio che indicizza le tariffe agli aumenti. Con queste misure la viceministra al MIMS va incontro alle associazioni di categoria di settore, che si impegnano a stemperare gli animi a livello locale
«Il confronto sull’emergenza autotrasporto e sulle regole è permanente. Il nostro obiettivo è arrivare a soluzioni soddisfacenti per tutte le parti. Siamo al lavoro...
Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha accolto una delle richieste delle associazioni di categoria aggiornando la tabella dei valori indicativi di...
Da una parte c'è la trattativa, dall'altra la tensione crescente. Non parliamo di Ucraina, ma di quanto sta accadendo nell'autotrasporto. Con un'azione per così dire diplomatica da parte di Unatras, che si incontra con la viceministra Bellanova per cercare soluzioni al caro costi. Ma intanto in molte regioni del Sud dilaga una protesta che incontra l'adesione – nel merito ma non nel metodo – da parte delle associazioni di categoria. E comunque se dal tavolo ministeriale non verrà fuori qualcosa di concreto, anche Unatras parla di fermo
Il giudice di pace di Lodi dà ragione a una ditta di autotrasporti sanzionata per eccesso di velocità che lamentava che lo strumento rilevatore utilizzato dalla Prefettura della città lombarda non possedeva l'omologazione necessaria: “La procedura di omologazione prevede degli esami approfonditi, effettuati anche mediante prove pratiche del prototipo, in questo caso assenti”