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Unatras plaude all’accordo con il governo: «Abbiamo vinto una battaglia, ma il confronto continua»

Le azioni estemporanee e magari violente sono cosa diversa rispetto alla cultura della rappresentanza, fatta di dialogo e confronto costante. E Unatras, appena incassata la vittoria degli 80 milioni di supporti alle imprese, non si ferma, perché ritiene fondamentale definire alcune regole per tutelare le imprese del settore, prima tra tutte quella chiamata a disciplinare la clausola di adeguamento dei costi di trasporto al costo del gasolio

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Incassa il risultato ottenuto e giustamente lo presenta come il successo di una modalità di confronto, tanto più vincente quanto più riesce a essere costante. È questo l’atteggiamento con cui Unatras, l’Unione delle associazioni nazionali dell’autotrasporto, commenta l’esito del tavolo delle trattative con la viceministra Teresa Bellanova, alla quale comunque esprime gratitudine per «l’impegno profuso in questa fase complessa» e che si concretizza «con la messa a disposizione da subito, per il settore, di risorse aggiuntive attraverso misure che ammontano nell’insieme a 80 milioni di euro e che saranno ripartite tra le voci LNG, AdBlue, spese non documentate e pedaggi autostradali». 

Non è un caso che, prima ancora di esprimere considerazioni sul confronto governo-autotrasporto, Unatras prenda nuovamente «le distanze da coloro che in questi giorni hanno innescato atti coercitivi contro la libertà di circolare attuando blocchi di Tir in diverse zone dell’Italia». Una modalità operativa che il raggruppamento delle associazioni di categoria rifuta, perché è tutt’altra cosa rispetto alla «cultura della rappresentanza». Cultura che passa non tanto dall’azione improvvisa, quanto dal dialogo e del confronto costante, che non a caso nella nota delle associazioni si considera «non esaurito». C’è infatti da raggiungere ancora quell’obiettivo – ritenuto «fondamentale» – che consiste nell’arrivare «alla definizione di quelle regole che dovranno garantire una maggiore ed effettiva tutela delle imprese di autotrasporto, con particolare riferimento alla disciplina di una clausola di adeguamento dei costi di trasporto, al costo del gasolio, oltre che alla questione delle soste e all’applicazione del nuovo regolamento europeo».

Insomma, è finita la prima puntata, ma la lunga serie dedicata alle problematiche dell’autotrasporto italiano ha ancora molte stagioni da mostrare. Speriamo tutti nel lieto fine…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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