Ai camionisti stranieri già vaccinati con Sputnik (il vaccino russo ad oggi non riconosciuto dalle nostre autorità sanitarie) sarà concessa la possibilità di scaricare...
Manca poco ormai al 15 ottobre, data in cui la certificazione verde (conosciuta meglio come «green pass») sarà obbligatoria anche per i lavoratori per accedere...
Se un'azienda di autotrasporto deve organizzare il traffico per la prossima settimana (e il 15 ottobre scatta l'obbligo di green pass) può chiedere ai propri autisti - in base al nuovo decreto legge 8 ottobre 2021 - se sono in possesso di tale certificazione e questi sono tenuti a comunicarlo, in modo tale da trovare eventualmente soluzioni alternative
Tachigrafo manomesso: la responsabilità dell’autista e quella dell’azienda
Esiste un’azione o, meglio, dire un’infrazione, ed esistono poi conseguenze per chi la commette, per lo più sotto forma di sanzione. Ma non sempre dalla stessa infrazione derivano sanzioni identiche in capo ai diversi responsabili. Prendiamo la normativa sul tachigrafo: nel caso in cui tale strumento sia manomesso, le conseguenze sono pesanti sia per l’autista, sia per il titolare dell’azienda per cui questi lavora. Ma soltanto nel caso del titolare si può parlare di reato penale. Discorso analogo vale per il superamento del limite di velocità, infrazione che può comportare una multa e la perdita dei punti patente. Ma se anche l’azienda paga la sanzione, l’autista può ugualmente presentare ricorso per recuperare i punti perduti. Per tracciare una linea di demarcazione di questi differenti profili abbiamo chiesto aiuto Federico Gallo, avvocato del foro di Padova, nonché consulente di Viasat.
Il MIMS ha raccolto in un unico testo tutte le modifiche alla disciplina della CQC intervenute a partire dal 2018. Una vera e propria «Bibbia dell'autotrasporto», disponibile per la consultazione online e il download, su tutto quello che c'è da sapere sui corsi di qualificazione iniziale e sulla formazione periodica per il conseguimento della carta
La procedure d'infrazione contro l'Austria è stata rinviata per troppo tempo. ANITA alza la voce: «Il silenzio della Commissione non può più essere accettato»