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Compattatori e spazzatrici: a Ecomondo 2021 il circolo virtuoso dei rifiuti

Alla kermesse riminese il punto della situazione del comparto della raccolta e smaltimento rifiuti, sempre più in crescita per fatturati e vendite. Solo in Italia, prima della pandemia, i mezzi sopra le 3,5 tonnellate prima della pandemia hanno segnato più di 60.000 immatricolazioni di compattatori per trasporto rifiuti e circa 1.300 lavacassonetti. E quest’anno è andata ancora meglio

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Batterie, motori ibridi, celle a idrogeno, metano compresso o liquido, trasmissione e raccolta dati, spazzatrici e compattatori sempre più green, gru e scarrabili. Sono queste le principali soluzioni e tendenze tecnologiche andate in scena sotto i riflettori di Ecomondo 2021 che, in contemporanea con il biennale Sal.Ve (Salone del Veicolo per l’Ecologia) e Key Energy, è tornato dopo la pandemia al tutto esaurito, segnando ancora una volta un successo di pubblico e di mercato.

Proprio il Sal.Ve è stata l’occasione per fare il punto della situazione nazionale nel comparto della raccolta e smaltimento rifiuti, sempre più in crescita per fatturati e vendite. Solo in Italia il settore raggruppa, tramite l’Anfia, un pool di aziende che mette assieme poco meno di 2.000 addetti e oltre 500 milioni di euro, e resta in controtendenza rispetto al resto dell’industria pesante nazionale. I dati parlano chiaro: i mezzi in Italia sopra le 3,5 tonnellate prima della pandemia hanno segnato più di 60.000 immatricolazioni di compattatori per trasporto rifiuti e circa 1.300 lavacassonetti. E quest’anno è andata ancora meglio. «In tutta Europa – spiega Edoardo Marcon, AD della veneta Cappellotto, leader negli allestimenti di cisterne per spurghi – il nostro ambito, fra i vari costruttori, segna 2.500-3.000 immatricolazioni all’anno. Noi da soli negli ultimi anni siamo passati da 200 a oltre 450 mezzi allestiti all’anno, di cui il 70% esportati. Abbiamo sette siti industriali e un fatturato di 100 milioni di euro».

Alberto Scotti, direttore marketing e after sales della Farid, conferma l’andamento positivo del settore e dell’azienda, entrata nel 2019 nell’orbita della tedesca Zoeller del Gruppo Kirchhoff (che ha già in portafoglio la Faun) che ne ha acquisito il 60% del capitale. «I mercati vanno bene, ci siamo integrati fra i due Gruppi. La Spagna, per esempio, ci sta dando ottimi risultati con i compattatori laterali, mentre in Italia vanno di più i posteriori di minore portata e dedicati alla raccolta porta a porta, tipica oramai di molte metropoli e cittadine del Belpaese. Il Gruppo Kirchhoff ha un fatturato annuo superiore ai 2 miliardi di euro. Farid e Zoeller di circa 500 milioni di euro (160 in capo a Farid)».

Rispetto alle motorizzazioni, secondo Domenico Andreoli, responsabile marketing di Mercedes-Benz Trucks Italia, «è l’idrogeno il carburante del futuro, quello principale da utilizzare sul lungo raggio. Mentre nel presente è già partita la produzione in serie dell’Actros elettrico dotato di 3-4 pacchi batterie HV da 315/440kW/h. Entro il 2024 lanceremo l’eActros LongHaul per il lungo raggio con un’autonomia di 500 km». Oltre al Fuso Canter – realizzato ora con un nuovo design – e all’Unimog, l’offerta dedicata alla raccolta rifiuti di Mercedes-Benz Trucks transita anche per l’Econic 300, 6×2/4 mosso a batterie con passo da 4.000 mm, tornato ad avere un solo gradino di accesso.

Come la Stella, anche Iveco archivia un anno di vendite eccezionale e a Rimini ha sfoderato l’intera la gamma a metano in varie carature di mezzi, dal Daily ai pesanti. Mihai Daderlat, direttore mercato Italia Iveco, sottolinea come «in dieci mesi quest’anno siamo cresciuti come ordini del 110%». E anche in Iveco, sul medio termine, guardano all’idrogeno come carburante di punta. In realtà, la collaborazione con Nikola dovrebbe portare i suoi primi frutti sotto forma di un camion elettrico a batteria già nella seconda metà del 2022, mentre quella a idrogeno dovrebbe vedere la luce da lì a circa un anno. Ma vediamo adesso gli altri attori della rassegna riminese.

Ladurner elettrici nei centri storici

Per Andrea Miorandi, responsabile mobilità ed economia circolare del Gruppo altoatesino Ladurner (partner europeo dei cinesi di Zoomlion, già entrati in Italia nel capitale della Cifa) «anche il settore dei servizi pubblici deve essere investito dalla rivoluzione green in quanto driver della sostenibilità ambientale».

In fiera era presente la versione elettrica LC5e su telaio della Shangai Motors. Omologato in Europa come N2, il veicolo è ideale per la raccolta dei rifiuti nei centri urbani grazie anche al limitato impatto acustico, oltre al fatto che contribuisce a ridurre l’impronta ambientale dei servizi di raccolta e minimizza i costi di esercizio. È lungo 5.950 m, alto 2.200 e largo 1.927. Pesa 3.300 kg e a pieno carico ha una autonomia di 120 km. Le batterie, al litio ferro fosfato, si ricaricano in tre ore permettendo più turni al giorno. Accanto a lui erano esposte anche le versioni più piccole LV5e da 35 q che si ricarica in due ore e permette una autonomia di 100 km e il triciclo LV2e.

AMS protagonista con i suoi compattatori

Il Gruppo toscano AMS ha presentato l’ultima evoluzione del laterale ibrido CL1e con batterie al litio. L’attrezzatura permette di ridurre le emissioni sonore nei punti di raccolta e, mediante la compattazione in trasferimento, distribuisce le necessità energetiche in tutto l’arco del turno di lavoro. Inoltre è progettata per il recupero energetico in fase di frenata. Il volume del cassone va da 13 a 32 m3, la capacità di carico da 4.000 a 14.000 chili. La tramoggia è da 5 m3.

AMS ha inoltre ha presentato il nuovo BL-1 volta campane laterale, sia interrate che stradali, da 1.000 a 5.000 l con attacco a fungo e gru. È carrato su un Iveco da 4.800 mm di passo, sia a gasolio che a Cng o ibrido.

Con Nord Engineering la raccolta rifiuti è «Easy»

Al Sal.Ve era presente anche Nord Engineering, che portato un’evoluzione del suo sistema Easy (soluzione di sollevamento polivalente completamente automatizzata e bilaterale). Il sistema prevede la possibilità di integrazione di tecnologie hi-tech che permettono l’acquisizione di informazioni utili a un data-processing in chiave di ottimizzazione dei servizi da parte dell’azienda che gestisce il servizio, dal conferimento dell’utente fino allo smaltimento del rifiuto. L’intero processo monitorato può essere così tradotto in dati statistici nel pieno rispetto del Gdpr.

Accessori come bocche ad accesso controllato o a conferimento volumetrico montate sulle diverse tipologie della gamma di contenitori di superficie o interrati, il sistema di pesatura dinamico sulle attrezzature di raccolta, i sensori di riempimento e i dispositivi di identificazione vanno ad aggiungersi ai canali da cui ricevere i dati analizzabili.

OMB leader nella compattazione posteriore

OMB ha invece messo in mostra su un Volvo 6×2 elettrico da 330 kW, passo 3.900 mm, il posteriore Legend e24LT da 24 m3 di cassone, tramoggia da 2,2. È lungo 9.240 mm e ha una portata utile di 10.000 kg.

Il sistema di compattazione è a monopala articolata con voltacassonetti con attacco a pettine e bracci Din per cassonetti da 600 a 1.100 l. L’autonomia di trasferimento è di 240 km, di lavoro di 120 e 240 cicli. Il carica batterie è da 7-22 kW.

Le novità di casa Farid

Per Farid era presente la spazzatrice da 6 m3 Viajet 6, su un Mercedes a idrogeno con due celle di combustibile da 30 kW e 6 serbatoi da 2,1 kg di peso.

Con alle spalle il Gruppo Zoeller, Farid ha allargato la propria offerta presentando anche il ribalta-cassoni Zoeller tipo Epsilon 2610 automatico su un compattatore posteriore da 23 mc tipo T1 Sm23 Plus e carati su un Renault D Wide ZE a 3 assi con passo da 3.900 mm. Nello stand della VRent, poi, il Gruppo piemontese ha poi allestito il primo truck Ford 2633, dedicato alla raccolta urbana, con un compattatore posteriore tipo T2, che offre 27 m3 di volume, una bocca di carico da 2,6 e un carico utile di 10.550 kg con un rapporto di compattazione di 6:1.

Dulevo: con la D6 una nuova esperienza di spazzamento

Non poteva mancare al Sal.Ve anche Dulevo, che commercializza in oltre 80 paesi attraverso 150 dealers ed è il maggiore produttore tricolore nel settore della pulizia industriale e urbana. In fiera ha esposto l’ultima nata: la D6. Si tratta di una spazzatrice che consente di diminuire i consumi di acqua. Attraverso un nuovo sistema Adaptive Sweeping Technology, è in grado di adattarsi alle esigenze di ogni ambiente e al tipo di materiale da raccogliere. In più monta l’Adaptive sweeping width che offre la capacità alle spazzole laterali di aprirsi e chiudersi in base all’angolo della sterzata. Sfrutta anche un nuovo layout degli interni, più confortevoli ed ergonomici.

Nella nuova D6 diminuisce infine anche la rumorosità, inferiore a 70 Db. Il modello esiste anche in versione a gas metano, D7 Blue, evoluzione della D.Zero2 del 2017 elettrica. In fiera anche la versione D.Zero2 Hydro con emissioni sonore ridotte del 30%.

Ravo all’avanguardia

Al Sal.Ve, infine, era presenta anche Ravo con la 500ZE, una spazzatrice compatta da 4mc 100% elettrica offre assenza di rumorosità, di emissioni gassose e il risparmio economico. Sfrutta un telaio a passo corto monoscocca in acciaio Corten con serbatoi acqua integrati, cassone in acciaio Inox con svuotamento in quota a mezzo paratia di espulsione, arretramento del cassone rispetto al telaio nella fase di scarico.

Da segnalare, poi, la speciale cabina ergonomica montata su silent block, il carrello spazzole basculante auto calibrante, la bocca di aspirazione montata su ruotini anti-danneggiamento e il tubo di aspirazione rettilineo in acciaio inox ispezionabile dalla cabina. È lunga 1.200 mm e pesa 2.670 kg a pieno carico.

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