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La logistica sostenibile fa tappa a Verona con Letexpo 2024

Inaugurata a Verona la terza edizione del salone dedicato del trasporto e della logistica sostenibili

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Verona si conferma capitale della logistica italiana con l’apertura della terza edizione di LetExpo, il salone dedicato del trasporto e della logistica sostenibili, presso il quartiere fieristico di Viale del Lavoro. L’evento, in corso fino a venerdì, vanta la partecipazione di 400 espositori distribuiti in cinque padiglioni, attirando oltre 80 mila visitatori. LetExpo è organizzato da Alis, l’associazione della logistica sostenibile, in collaborazione con Veronafiere.
All’inaugurazione hanno presenziato importanti figure istituzionali, tra cui il presidente di Alis, Guido Grimaldi, il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il presidente della Provincia Flavio Pasini, il vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio, il presidente della Regione, Luca Zaia, e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.


Il vicepremier Salvini ha sottolineato l’importanza di utilizzare il buon senso nell’affrontare la sfida della sostenibilità per evitare di compromettere la competitività rispetto al resto del mondo. Zaia ha evidenziato il legame tra logistica e sostenibilità, mentre Tommasi ha puntato sull’importanza di integrare la logistica nella vita quotidiana, soprattutto a Verona, che rappresenta un nodo centrale per la logistica europea. Salvini ha annunciato investimenti concreti nel settore infrastrutturale, inclusi progetti di alta velocità, sviluppo logistico e interventi sul passaggio al Brennero. Ha anche criticato l’Austria per il blocco dei camion italiani ed europei al Brennero, affermando che ciò sta danneggiando le imprese venete e italiane. Il presidente di Alis, Guido Grimaldi, ha sottolineato l’importanza del trasporto e della logistica come leve per sostenere l’economia nazionale. Ha evidenziato le sfide normative europee nel settore marittimo, suggerendo una riflessione su politiche globali per raggiungere la decarbonizzazione totale, anziché limitarsi al pacchetto FIT for 55 che attualmente incide solo su una piccola parte delle emissioni mondiali marittime.

Nel suo discorso introduttivo Grimaldi ha detto come «gli attacchi Houthi nel Mar Rosso e la crisi che sta colpendo il canale di Suez, rappresentano una minaccia concreta ai flussi commerciali mondiali. Una situazione che ha generato un aumento notevole dei costi di trasporto dell’acciaio, registrando un incremento del 150% rispetto al periodo precedente alla crisi stessa. Il tempo di transito si è allungato di almeno 15-25 giorni, rendendo urgente l’adozione di misure concrete per affrontare questa situazione. Un impatto significativo, soprattutto sugli scambi commerciali tra Italia e Cina, che costituiscono il 40% del totale dell’import-export che transita attraverso il canale di Suez, per un totale di 154 miliardi di euro».

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