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Mobilità elettrica, la telematica va connessa all’infrastruttura

Per traghettare il trasporto tradizionale alla mobilità a batteria è essenziale collegare l'infrastruttura a soluzioni digitali, in modo da favorire una riconversione dei mezzi, senza però stravolgere gli impianti che vengono utilizzati o penalizzare le aziende in termini di costi e interventi

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Quali azioni concrete si possono mettere in campo per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione del 2035 e per incrementare la mobilità elettrica? Ad affrontare questo tema, durante il Partner Day 2023 di Geotab, un panel a cui hanno partecipato Valeria Amenta, business developer e-mobility Italia per Schneider Electric, Francesco Naso, segretario generale dell’Associazione Motus-E e Franco Viganò, responsabile Italia e direttore dello sviluppo delle strategie di Geotab. I tre esperti hanno spiegato come la telematica sia il ‘fil rouge’ che lega l’infrastruttura ai veicoli elettrici, il mezzo con cui traghettare il trasporto tradizionale alla mobilità a batteria. La nuova frontiera, insomma, sarà la telematica connessa all’infrastruttura.
«L’elettrificazione dei trasporti è un trend ormai acquisito – ha sottolineato Amenta – La Schneider Electric si propone di andare incontro alle imprese per favorire una riconversione dei loro mezzi, ma senza stravolgere gli impianti che vengono utilizzati o penalizzarle in termini di costi e interventi». Per questo la società francese offre studi di fattibilità per ammodernare l’infrastruttura secondo nuovi criteri più ecosostenibili, visto che «decarbonizzazione e innovazione sono strettamente interconnessi».
Naso, segretario di un’associazione che ha come obiettivo quello di accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica, ha invece parlato di cosa conviene fare nel presente per incrementare questo processo: «A noi non interessa discutere del 2035 – ha spiegato – Questa rivoluzione va avanti veloce e l’Italia è in ritardo. Per cui dovremmo occuparci di come far crescere l’ecosistema industriale. Nel nostro Paese siamo a meno di mezzo milione di autoveicoli prodotti e un quarto di essi sarà completamente elettrico». A breve Motus-E dovrebbe pubblicare un report sui truck, dove a seconda dei costi dei veicoli ipotizzeranno le possibili quote di mercato.

Nel frattempo Geotab ha rinnovato l’accordo del 2022 con FIAP, la Federazione italiana autotrasportatori professionali, per la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale del trasporto, un’intesa che può creare sinergie e offrire opportunità formative a livello nazionale.

«Per competere con successo nel mercato globale – ha commentato Alessandro Peron, segretario generale FIAP le aziende di trasporto e logistica hanno la sempre più evidente necessità di poter gestire, utilizzare e rendere disponibili ai propri clienti, in modo efficace ed efficiente, la crescente mole di dati disponibili, già presenti in azienda o raccolti in tempo reale sul campo dalle flotte. Informazioni indispensabili ai decisori aziendali al fine di ottimizzare le performance della propria organizzazione, in ogni sua componente, guardando alle esigenze dei propri clienti».

«La partnership con FIAP rappresenta per Geotab un’opportunità strategica per rivolgerci al mercato dell’autotrasporto, con soluzioni che vadano davvero incontro alle esigenze del settore – ha dichiarato Viganò – Mettere le nostre tecnologie all’avanguardia a disposizione dei protagonisti del trasporto e della logistica significa contribuire allo sviluppo della filiera, favorendo un approccio che si basa sull’ottimizzazione delle flotte per consentire alle aziende di raggiungere risultati ambiziosi dal punto di vista non solo economico, ma anche ambientale».

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