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Arriva il gelo, ma chi va per strada teme più la giungla normativa

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Più che il ghiaccio poté il caos normativo. Ha ragione l’Aci nel denunciare il fatto che, ogni qualvolta -come accade in questi giorni – si preannunci neve e gelo, chi va per strada è più preoccupato delle tante e difformi ordinanze sulla circolazione, piuttosto che delle condizioni delle strade. Non si tratta di una boutade: la Fondazione ACI “Filippo Caracciolo” ha condotto un’analisi in cui ha riscontrato come molte autorità operino sulla mobilità locale con disomogeneità di criteri e senza linee comuni. E siccome le autorità sono tante (l’Anas, 20 Regioni, 110 Province e 8.092 Comuni) e siccome ognuna prende decisioni spesso in autonomia, alla fine chi va per strada incontra evidenti difficoltà ad avere una risposta certa.
«Anziché generare confusione e preoccupazione con voci e smentite su obblighi universali per pneumatici invernali e catene da neve – dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damianiil Parlamento dovrebbe trovare una soluzione normativa alla giungla di disposizioni spesso stravaganti esistenti».
Insomma, c’è bisogno di un coordinamento generale, un ufficio che detti le disposizioni in maniera univoca e soprattutto conosciuta e riconoscibile per tutti.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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