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Barometro dei trasporti: in Europa regna l’incertezza, in Italia continua a «tirare» l’internazionale

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Qual è lo stato di salute dell’autotrasporto? Un indicatore abbastanza fedele è quello predisposto dalla borsa carichi di TImocom, che mostra come nel corso di tutto il 2012 ci sia stata un’offerta di veicoli superiore alla domanda, anche se non esiste una curva lineare e stabile, ma continui sussulti. O meglio, a risultati positivi sono sempre corrisposti risultati negativi nel mese successivo. Analogamente, i mesi sotto tono sono stati seguiti da mesi più vivaci. Il 2012 è stato, insomma, un anno a corrente alternata.
Lo stesso dicasi per il 4° trimestre: «Dopo che a novembre il barometro dei trasporti aveva segnato un rapporto (tra carichi e veicoli) di 38 a 62 soltanto – spiega Marcel Frings, Chief Representative di TimoCom – in dicembre si è verificato un aumento di ben dieci punti percentuali». Un segnale positivo che potrebbe far ben sperare per il 2013.
Fin qui l’Europa. Volendo gettare uno sguardo all’Italia, si scopre che l’andamento della borsa carichi è viaggiato in controtendenza rispetto alla media europea, merito soprattutto delle buone performance del nostro export, che anche nel 2012 ha ottenuto risultati lusinghieri, tanto che negli ultimi 12 mesi l’offerta di carichi è stata ben superiore alla disponibilità di mezzi. Per essere precisi, il rapporto tra carichi:veicoli è stato di 78:22 verso la Germania, addirittura di 84:16 verso la Francia, di 79:21 verso la Svizzera e di 67:33 verso il Regno Unito.
Se il 2013 dovesse continuare su questa scia, almeno per il trasporto internazionale potrebbe essere un buon anno.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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