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Camion investe dipendente sul piazzale: senza percorso pedonale risponde il datore di lavoro

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Il camion in manovra investe un dipendente dell’azienda diautotrasporto che si sta recando al lavoro. Se sul piazzale non si è provveduto aseparare il percorso dedicato ai veicoli da quello riservato ai pedoni, il datoredi lavoro diventa responsabile di quanto accaduto e dovrà rispondere di lesionipersonale colpose, reato per di più aggravato dalla circostanza di non averrispettato le regole di prevenzione degli infortuni sul lavoro. 

Lo ha stabilitola Cassazione, in una sentenza (la n. 6363) dello scorso 8 febbraio sottolineandoche non serve a niente, per liberarsi dalla responsabilità, riferirsi alleampie dimensioni del piazzale, tali da consentire il movimento dei mezzi edelle persone con un minimo di accortezza e diligenza. Insomma, se non c’ècorsia riservata non si può imputare la responsabilità alla distrazione dell’autistadel veicolo. 
 La Cassazione, inoltre, si sofferma nell’indicare come va gestitoil piazzale per essere certi che siano rispettate le prescrizioni relative allasicurezza. E al riguardo sottolinea che i distinti percorsi riservati a veicolie pedoni vanno non soltanto predisposti, ma anche necessariamente segnalati concartelli e avvisi «in modo da far comprendere ai lavoratori-pedoni qual è ilpercorso che debbono seguire per evitare (i veicoli) e, a loro volta, seguirequello ad essi destinato». E in più aggiunge che a tale scopo vanno sfruttati anche i miglioramenti tecnici e tutto quanto utile per garantire la sicurezza.
La colpa può ricadere sull’autista, anche a prescindere dal fatto che il datore di lavoro non abbia provveduto a creare percorsi separativeicoli-pedoni, laddove il suo agire abbia connotati assolutamente eccezionalie abnormi (cosa esclusa nella fattispecie in esame).
Rispetto all’aggravante della normativa di prevenzione degliinfortuni, la Cassazione si richiama all’art. 2087 c. c. secondo cui «spetta altitolare della posizione di garanzia di adottare, nell’esercizio dell’impresa,tutte le misure che, in relazione all’attività prestata, si rendono necessariea tutela dell’integrità fisica del lavoratore». 
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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