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Dal 2020 aumentano divieti per i camion sul Brennero: Anita chiede libero transito per i nuovi euro 6

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Il 1° gennaio 2020 il transito stradale sull’asse del Brennero subirà un deciso freno con l’estensione del divieto settoriale a un ventaglio di merci più esteso rispetto a quello attualmente esistente. Così, per trasportare sul Brennero alcune merci diventerà necessario ricorrere all’autostrada viaggiante, vale a dire a un servizio di trasporto combinato accompagnato gestito dalle ferrovie austriache. In vista dell’incontro tecnico italo-tedesco che il 30 dicembre 2019 affronterà proprio queste problematiche, Anita, per bocca del suo presidente Thomas Baumgartner, esprime un giudizio estremamente negativo sull’evoluzione della situazione, giudicando «la politica austriaca sul transito ferroviario al Brennero come un chiaro e semplice finanziamento alle Ferrovie austriache OEBB le quali non offrono il servizio del trasporto combinato non-accompagnato, non disponendo dei necessari terminali in Italia o in Germania».

Il rischio di forti contributi solamente alla ROLA da parte austriaca, rappresenta un disincentivo al più efficiente trasporto combinato non-accompagnato per gli operatori, senza considerare che mentre il primo trasferisce i camion soltanto su brevi tratte, il secondo è competitivo soltanto sulle lunghe tratte. Ogni Euro di contributo concesso al trasporto combinato non-accompagnato ha un effetto triplo rispetto a quello prodotto dal trasporto combinato accompagnato. Ecco perché secondo il presidente di Anita «occorre che l’Austria sovvenzioni nello stesso modo ed equamente ogni trasporto intermodale di transito attraverso il Tirolo, sia esso accompagnato (ROLA) o non accompagnato. È necessario che l’Italia e la Germania siano d’accordo a contrastare fortemente questa politica perseguita dall’Austria in quanto lesiva e distorsiva della concorrenza tra operatori, che va a vantaggio delle Ferrovie austriache», anche perché Rete Ferroviaria Italiana non dispone di tracce sufficienti per poter aumentare il trasporto ferroviario necessario ad assorbire tutta la merce che non potrà più transitare su strada a causa del divieto settoriale.
A questo punto il rischio è di penalizzare le esportazioni di merci dall’Italia. Ed è proprio per ovviare a tale prospettiva che Baumgartner propone in alternativa che «i veicoli Euro 6 immatricolati dopo il 31 agosto 2018, i veicoli GNL, quelli elettrici e gli H2 siano esonerati sia dal divieto settoriale ma anche dal divieto notturno e possano transitare di notte senza corrispondere l’oneroso pedaggio notturno sul tratto Innsbruck-Brennero e siano esentati anche da tutti i divieti, come quelli del sabato mattina. Ciò consentirebbe di diluire il traffico stradale sull’arco delle 24 ore, con un impatto ambientale del tutto sostenibile. In caso contrario non resta altra soluzione per il nostro Paese e per la Germania che puntare su una procedura di infrazione, mediante il deferimento dell’Austria alla Corte di Giustizia UE, con richiesta di sospensiva dei provvedimenti di limitazione al transito stradale».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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