Quasi 600 mila unità veicolari in più. È il bilancio finale che fotografa la mole di traffico in termini di mezzi movimentati espressa dal porto di Salerno. Più precisamente in termini assoluti si è passati dagli 8,25 milioni di veicoli del 2019 agli 8,80 milioni del 2020, pari a un incremento percentuale del 6,61%. Un risultato che, come sottolinea Domenico De Rosa, Amministratore Delegato del Gruppo SMET, creato a Salerno settant’anni or sono e ormai affermatosi a livello continentale, «nel pieno dell’emergenza sanitaria e del forte calo dei trasporti a questa collegato, nessuno avrebbe osato sperare».
Per De Rosa è uno di quei sintomi che dimostra come «la ripresa del settore sia in atto». A spingerla sono anche «le mega navi di nuova generazione da 500 trailer» in quanto hanno rappresentato una «svolta epocale nel trasporto marittimo», ma più in generale l’incremento di centralità dell’intermodalità, «sempre più strategica – nel giudizio di De Rosa – in un contesto di economia 4.0, grazie alle sue caratteristiche di efficienza e sostenibilità».
Anche per questo diventa urgente per l’imprenditore campano mettere in atto «gli interventi strutturali sempre più urgenti, sia per il porto di Salerno che per gli altri porti affacciati sul Tirreno. Mi riferisco in particolare ai dragaggi che metteranno i nostri scali nella condizione di accogliere e distribuire ricchezza, ospitando le nuove mega navi dedicate al trasporto ro-ro».
E qui il riferimento è a navi di alte capacità di carico, come quelle della serie G5GG dell’armamento Grimaldi commissionate al cantiere cinese Najing Jinling (Eco Valencia ed Eco Barcelona) impiegate proprio lungo il Tirreno e sulle linee fra Italia e Spagna e dotate e di tutti i dettagli tecnici per ridurre i consumi ed abbattere l’inquinamento.
