Due operazioni sul tavolo e una direzione sempre più chiara: lo scorporo di Iveco Group potrebbe presto concretizzarsi. Dopo settimane di indiscrezioni, il gruppo torinese conferma ufficialmente l’esistenza di trattative in stato avanzato, distinte tra la divisione Difesa e il resto delle attività industriali.
«Il Consiglio di Amministrazione – si legge nella nota diffusa il 29 luglio – sta analizzando e valutando attentamente tutti gli aspetti di queste potenziali operazioni, tenendo nella dovuta considerazione gli interessi di Iveco Group e di tutti i suoi stakeholder».
Nel comunicato non vengono forniti dettagli sui soggetti coinvolti, ma il riferimento è chiaro: nei giorni scorsi numerose testate internazionali, tra cui Reuters e Bloomberg, hanno parlato di trattative con una cordata formata da Leonardo e Rheinmetall per Iveco Defence Vehicles, e di un possibile interesse di Tata Motors per la parte restante del business, compresa la produzione di camion, autobus e propulsori.
Le indiscrezioni parlano di offerte non vincolanti già presentate e valutazioni comprese tra 1,3 e 1,9 miliardi di euro solo per la componente militare.
Anche il governo italiano osserva da vicino l’evolversi della situazione. Il ministro Adolfo Urso ha dichiarato che il governo «segue con attenzione ogni operazione che riguardi asset industriali strategici, in particolare nel comparto difesa», auspicando soluzioni che tutelino competenze, tecnologia e occupazione.