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Veicoli da trasporto: connesse solo il 7% delle flotte, l’11% ha in progetto di farlo

Il dato, in esclusiva per Uomini e Trasporti, è stato elaborato dall’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano. Solo un’azienda su cinque progetta di dotare i mezzi di nuove tecnologie, in controtendenza con il mercato delle auto connesse che nel 2023 cresce del 17%. Molto vivace anche il fronte delle smart road con 19 progetti attivi in Italia

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Solo il 18% delle aziende con flotte prevalentemente commerciali considera la connettività un elemento importante per la gestione dei veicoli. Ovvero un’azienda su cinque guarda con interesse al digitale e alla localizzazione dei veicoli, di queste il 7% ha già una flotta interamente connessa, mentre l’11% dichiara di avere il progetto sul tavolo per il prossimo futuro. Il dato, che emerge dall’ultima rilevazione dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, va in controtendenza con l’andamento generale del mercato dell’auto connessa che nel 2023 ha raggiunto un valore complessivo di 2,9 miliardi, segnando un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. In forte espansione nel 2023 anche la sperimentazione della smart road: sono 258 i progetti a livello mondiale dal 2015, ben 141 sono stati attivati nel biennio 2022-23, di cui 19 in Italia.

Il mercato della connected car

Ad alimentare la domanda sono le soluzioni per l’auto connessa che valgono 1,56 miliardi di euro (+11% rispetto al 2022), i sistemi di Advanced Driver Assistance Systems (ADAS) integrati nei nuovi modelli, come la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento del veicolo in corsia, raggiungono i 950 milioni di euro (+28%), le soluzioni smart mobility nelle città, in primis per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility, i 400 milioni di euro, con una crescita del 18%. «Il settore della mobilità connessa continua a crescere – afferma Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility – Sempre più aziende sono in grado di raccogliere grandi quantità di dati da veicoli e infrastrutture connesse, utilizzabili per offrire nuovi servizi di valore».

Le flotte connesse

Il 37% delle 74 imprese rispondenti alla survey del Polimi ha affermato di disporre di veicoli connessi all’interno della flotta. Questo dato è più alto (44%) se guardiamo alle imprese con flotte miste, ovvero con veicoli commerciali e auto aziendali, mentre scende al 28% se guardiamo alle imprese con flotte di sole auto aziendali. Se guardiamo però solo alle imprese con flotte di veicoli prevalentemente commerciali, l’interesse per la connettività si ferma al 18%: l’11% sostituirebbe la flotta con veicoli connessi, mentre solo il 7% degli intervistati dispone già di una flotta interamente connessa.

Le smart road

Secondo l’Osservatorio del Polimi, il 2023 è stato un anno molto importante per lo sviluppo delle smart road a livello nazionale e internazionale: dei 258 progetti censiti a partire dal 2015 a livello globale, ben 141 sono stati lanciati nel biennio 2022-23, di cui 70 nel 2023 con un incremento del 48% rispetto al 2021. In Italia sono 19 le iniziative attivate negli ultimi tre anni. «In questo scenario, l’evoluzione delle tecnologie V2X giocherà un ruolo chiave – commenta Monica Nicoli, responsabile scientifica dell’Osservatorio Connected Car & Mobility – permettendo a veicoli e infrastrutture di condividere in tempo reale grandi volumi di dati, aumentando la capacità di coordinamento delle manovre in scenari complessi di mobilità e rendendo la comunicazione efficiente, robusta, versatile e sicura».

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