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«Guidare il TIR è usurante»: per la sottosegretario Vicari è un’iniziativa «meritevole d’attenzione»

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«Guidare il TIR è usurante», l’iniziativa promossa da Trasportounito Taranto e Drive Club per modificare la normativa sulle pensioni e includere anche il conducente di veicoli pesanti adibiti al trasporto merci tra le professioni che ottengono uno “sconto” di tre anni sull’età pensionale, è stata giudicata positivamente dalla sottosegretario Simona Vicari, che l’ha definita «meritevole d’attenzione per gli interessi che si prefigge di tutelare». Nelle scorse settimane infatti le due associazioni avevano inviato alla sottosegretario delegata all’autotrasporto la proposta di modifica dell’art.1 lett. d) del D.Lgs. n. 67/2011 con cui ammettere al beneficio previdenziale riconosciuto ai lavoratori adibiti a professioni particolarmente gravose anche i conducenti di veicoli industriali non inferiori alle 6 tonnellate che abbiano operato per un periodo di almeno 25 anni.

 

Ricordiamo che al momento attuale, un autista di camion dal 1° gennaio 2016 va in pensione, grazie all’opportunità riconosciuta a tutti i lavoratori del settore privato, a 64 anni e 7 mesi. A questo scopo, però, devono aver raggiunto la cosiddetta “quota 96” entro il 2012 se si tratta di autisti maschi (vale a dire aver compiuto 60 anni e disporre di 36 anni di contributi oppure 61 anni e 35 di contributi) o, se si tratta di autiste,  devono aver raggiunto i 60 anni di età e i 20 anni di contributi.

Tale opportunità, concessa dalla legge Fornero, offre cioè la possibilità di andare in pensione all’età di 64 anni e non di 66. Ma siccome l’età pensionabile, sempre in base alla legge Fornero, va aggiornata in riferimento alla speranza di vita (che in pratica aumenta di tre mesi ogni anno), è passata dai 64 anni e 3 mesi del 2015 ai 64 anni e 7 mesi del 2016.

La normativa sulle professioni usuranti, invececoncede uno sconto di tre anni per giungere alla pensione, richiede, però, che tali attività siano svolte al momento dell’accesso al pensionamento e che siano state svolte per almeno sette anni negli ultimi 10. Dal 2018, poi, per il pensionamento anticipato bisognerà aver effettuato lavori usuranti per metà della vita lavorativa.

Tale normativa – lo ricordiamo – si applica agli autisti di veicoli pesanti adibiti al trasporto persone, ma non a quelli che conducono veicoli per il trasporto merci.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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