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Il governo stanzia oltre 100 milioni per Piombino: un’occasione per il porto e per il settore logistico

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Cisono buone notizie per il porto di Piombino. L’ultimo Consiglio dei ministridel governo Monti ha approvato un decreto che dichiara la cittadina toscana «areadi crisi industriale complessa» e in più fornisce indicazioni e fondi per una serie di lavori sul porto e per  nfrastrutture dell’entroterra.Il tutto anche in vista del probabile arrivo dellaCosta Concordia.

Ma procediamo con ordine.Innanzitutto il piano di ammodernamento dello scalo, che non viene definito dalgoverno ma è già presente nel Piano regolatore del porto. Il fatto nuovo è cheviene assegnato al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, l’incaricodi commissario straordinario per attuare i lavori, che a questo scopocollaborerà con il comune di Piombino e l’Autorità portuale locale. Madi quali lavori si tratta? 
In particolare si ricorda il dragaggio dei fondaliper aumentarne la profondità, il completamento dello svincolo fra la Tirrenicae il porto, un nuovo banchinamento comprensivo del molo foraneo conalmeno un accosto per navi rinfusiere di grandi dimensioni, il risanamento dei sedimenti contaminati delporto. 
Perattivare i lavori c’è bisogno di un’intesa tra i vari enti coinvolti e a quel punto si sbloccheranno iprimi 90 milioni con cui finanziare le attività. Alle risorse stanziate con il decreto, si aggiungono i 50 milioni circa già a carico della Satper la realizzazione del primo lotto della bretella di collegamento con ilporto, da Montegemoli al Gagno, che il provvedimento del governo tuttaviasvincola dal progetto della Tirrenica per consentire l’anticipazione delcantiere.
Nelleintenzioni immediate del governo c’è di fornire un contributo a superare unapesante crisi industriale e occupazionale della zona, soprattutto potenziandole attività portuali e tutto il possibile indotto. Un concetto che spiega moltochiaramente il presidente dell’Authority, Luciano Guerrieri, che parlasenza mezzi termini di «un deciso salto di competitività per il porto diPiombino e per le attività logistiche e industriali del territorio». «Conqueste dimensioni – aggiunge Guerrieri – il porto potrà consolidare i propritraffici ed acquisirne di nuovi in settori finora non esercitati come quellodelle manutenzioni e riparazioni navali o i traffici crocieristi». 
Perrealizzare tutte le opere occorrerebbero normalmente 2-3 anni, chepotrebbero ridursi a meno di un anno viste appunto le corsie preferenziali previstenel decreto del governo.Tuttoquesto potrebbe compromettere il trasferimento della Costa Concordia aPiombino, previsto tra circa sei mesi? 
Da parte dei concorrenti del porto di Piombino (Civitavecchia, Genova, Palermo) si sostiene che ilcalendario dei lavori sarebbe un impedimento per il trasferimento. Ma Guerrierinon la pensa così. In 2-3 mesi al massimo si dovrebbero completare – nei suoicalcoli – tutte le procedure amministrative e a qual punto in 6-8 mesi siultimerebbero i lavori. E comunque – sottolinea – nulla impedisce di stilare uncalendario per cui gli ultimi lavori potrebbero essere quelli gestibili anche con la Concordia già ormeggiata nel porto. 
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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