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L’Aias di Richichi revoca il fermo dell’autotrasporto in SIcilia

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«È una scelta di grande responsabilità, che probabilmente decreterà definitivamente la morte delle piccole e medie imprese dell’autotrasporto meridionale». Con queste parole Giuseppe Richichi (nella foto), presidente dell’Aias, annuncia la decisione dell’assemblea dell’associazione, riunita lo scorso 19 novembre, di revocare il fermo dei servizi di autotrasporto in Sicilia proclamato dal 24 al 28 novembre. Un “senso di responsabilità” che – a leggere quanto scritto sul comunicato dell’Aias – scaturisce in particolare dalla memoria del passato: «Valutati i disagi e ripercussioni che il fermo avrebbe potuto comportare – scrive l’associazione – anche alla luce dell’esperienza dello scorso gennaio, l’assemblea ha convenuto a voler disporre la revoca».
Un senso di responsabilità scaturito malgrado l’atteggiamento del governo, che stando a quanto riferisce Richichi, è rimasto assolutamente indifferente alle richieste dell’associazione.
Solo su un punto però non si fa marcia indietro: l’ecobonus. Al proposito – chiude il comunicato dell’Aias – «le aziende strutturate dell’isola ci hanno fatto sapere che, seppur si sia convenuti alla revoca del fermo, si attiveranno in altre forme di protesta e risoluzione, tra cui licenziamenti massivi».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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