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L’autista muore su un veicolo con tachigrafo manomesso: il PM chiede 6 anni per il titolare dell’azienda

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A distanza di tre anni e mezzo da quel tragico pomeriggio, qualcosa si muove nel processo per l’incidente del 22 luglio 2015 sulla A21, avvenuto a poche centinaia di metri dal casello di San Felice di Cremona. In quell’occasione Alfredo Fioravanti, 50enne autista di Avenza (Massa Carrara), tamponò il veicolo di Michela D’Annunzio, 36 anni, maestra di Leno (Brescia), e Maria Grazia Tomasini, 42 anni, che viaggiavano come passeggere su una delle auto speronate. Persero la vita tutti, il conducente del mezzo pesante e le due donne.

Oggi, con l’accusa di concorso in omicidio colposo plurimo, il pm onorario Silvia Manfredi ha chiesto la pena di 6 anni per Federico Bologna, legale rappresentante della Sts srl (Società di trasporti e logistica) di Sarzana per la quale Fioravanti lavorava, e 450 quote da mille euro ciascuna per la società. Il giudice Giulia Masci deciderà il prossimo 11 febbraio. I genitori di Fioravanti, la vedova e i due figli sono parte civile, così come l’Inps. Il datore di lavoro è accusato di aver violato le norme sui tempi di guida e di riposo a tutela dei lavoratori addetti all’autotrasporto, mentre la società Sts sarebbe colpevole di «non aver predisposto modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati» come quello verificatosi.

A causare il tamponamento era stato proprio Fioravanti, forse tradito da un colpo di sonno, dopo che aveva guidato senza riposo per tre giorni consecutivi. Il tachigrafo del mezzo, manomesso, aveva distorto i dati sulle ore di guida e di fermo obbligatorio dell’autotrasportatore, che quel giorno era piombato addosso ad altri mezzi fermi per un rallentamento a causa di un cantiere. Era stata la polizia stradale di Cremona a ricostruire per filo e per segno, grazie ai percorsi, alle celle telefoniche, ai transiti autostradali e alle bolle di consegna nelle aziende, i tre giorni non-stop del conducente del mezzo di Sarzana prima dell’incidente.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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