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Credito di imposta: la piattaforma ha un’anomalia. Domande da ripresentare

Con una mail recapitata ieri sera l’Agenzia delle Dogane informa che il sistema informatico della piattaforma presenta un “buco”. In cui cadevano quelli a cui l’accesso era inibito perché «l’impresa non possiede i requisiti previsti dalla norma». Ora, sistemata la falla, invitano da stamattima a riproporre la domanda. Ma come finiranno in graduatoria?

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«La piattaforma non gira». È la solita storia di brutta burocrazia. Nei giorni scorsi, a partire dalle 15 del 12 settembre molte imprese che avevano tentato di accedere alla piattaforma pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Dogane per ottenere il credito di imposta del 28% sugli acquisti di gasolio effettuati nel primo trimestre 2022, si sono visti rispondere con un messaggio di errore che recitava così: «L’istanza non può essere presentata perché l’impresa non possiede i requisiti previsti dalla norma». 

Situazioni di questo tipo non erano nell’ordine delle decine, ma delle centinaia, forse delle migliaia, tant’è che in tanti – compresa la nostra testata – si sono affrettati nel denunciare la cosa, sottolineando la necessità di verificare l’anomalia, anche perché in quasi tutti i casi le aziende a cui veniva inibito l’accesso erano certe di essere in possesso tutti i requisiti richiesti.

Ieri sera si svela l’arcano. Una mail dell’Agenzia delle Dogane fatta pervenire alle associazioni di categoria – che a loro volta hanno informato gli iscritti – fa sapere che, dai controlli effettuati, è stato riscontrato che effettivamente nella piattaforma c’è un baco. Il sistema informatico cioè presenta un’anomalia che stanno provvedendo a sistemare. 

Ragion per cui la stessa Agenzia invita gli utenti – nella fattispecie le aziende di autotrasporto – che avessero ottenuto come risposta al tentativo di accesso il messaggio di errore che vi abbiamo riportato, a ripresentare la domanda a partire da stamattina, giovedì 15 settembre.

La stessa mail non dice – o almeno noi non ne siamo al corrente – come saranno trattate queste domande coercitivamente tardive. Detto altrimenti, il fatto che non abbiano potuto presentare la domanda tre giorni fa per causa non loro, li fa risalire nella graduatoria o invece avranno come posizione quella che oggi – ci si augura – riusciranno a conquistare?

Almeno su questo, come nel linguaggio dei computer, si dovrebbe disporre di un sistema binario, in grado di dire «sì» o «no». Se non funziona il primo linguaggio, almeno che funzioni il secondo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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