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L’autista, lavoro gravoso ma non usurante: ecco chi, come e quando può chiedere l’Ape Sociale

Chi pratica una professione usurante, come chi guida un autobus con più di nove posti, può andare in pensione anticipatamente. Per gli autisti di camion non c’è questa possibilità, a meno che non lavorino di notte (per almeno quattro ore). Esiste però l’opportunità, prevista dalla legge di bilancio 2023, di conquistare la pensione un po’ prima del normale, laddove esistano una serie di requisiti. Li abbiamo passati in rassegna

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Il lavoro di autista di camion non viene considerato usurante dal decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67. Nel senso che non compare in quell’elenco di professioni – in cui figura invece il conducente di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo – per il cui svolgimento è richiesto un «impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo», tale da giustificare un pensionamento anticipato rispetto alle normali tempistiche.

Anche se in quell’elenco è presente la categoria dei «lavoratori notturni a turni e/o per l’intero anno» e quindi, quell’autista o quel padroncino che sono costretti a lavorare per almeno 4 ore tra mezzanotte e le 7 del mattino, a tutti gli effetti dovrebbero rientrare in questa definizione. 

In ballo, come detto, c’è l’opportunità di andare in pensione anticipatamente, anche se è difficile dire quanto prima, perché le situazioni e quindi i requisiti anagrafici cambiano in base al tipo di lavoro usurante. Diciamo però che però diventa possibile arrivare a quota 97,6 anni complessivi, ottenuti cioè sommando l’età anagrafici con gli anni di anzianità contributiva. Quindi, 35 anni di lavoro e 61,5 sono sufficienti.

2023, la conferma dell’Ape Sociale

Anche se per l’intero 2023, analogamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, la legge di Bilancio consente di usufruire della cosiddetta Ape Sociale. I vantaggi – lo diciamo subito – non sono esattamente gli stessi, ma forse qualche beneficio lo si può ottenere. Vediamo allora di capire chi ne ha diritto, quando e come se ne può beneficiare e con quale tipologia di assegno pensionistico.

Chi può chiederla

Rispetto ai soggetti, possono andare anticipatamente in pensione tramite l’Ape Sociale quei lavoratori che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 63 anni e abbiamo una determinata anzianità contributiva, che varia da situazione a situazione. 

In ogni caso, a prescindere dal dato anagrafico, questi lavoratori devono aver svolto un’attività gravosa e in base alla tabella allegata al testo normativo tra queste tipologie di professioni compare, al punto 7.4, anche i «conduttori di veicoli».

Rispetto a questo tipo di professione l’anzianità contributiva richiesta è di 36 anni (per gli operai edili e i ceramisti, tanto per capire, è di 32), ma non è necessario che siano stati tutti spesi nella guida di veicoli. Il tempo trascorso al volante deve essere stato di almeno sette anni negli ultimi dieci oppure di almeno sei anni, negli ultimi sette.

Fanno eccezioni le madri lavoratrici per le quali è richiesta un’anzianità di 32 anni che si riduce di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 24 mesi.

L’assegno – almeno fino a quando non si matureranno i diritti standard alla pensione – ha decorrenza dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda e viene corrisposta ogni mese per dodici mensilità nell’anno, fino all’età prevista per il pensionamento di vecchiaia. A quel punto scatterà il normale assegno pensionistico.

A quanto ammonta

L’importo dell’Ape Sociale corrisponde di fatto a quello della rata mensile della pensione di vecchiaia, calcolata al momento della domanda. Anche se non può eccedere l’importo mensile di 1.500 euro lordi. E questo potrebbe essere un limite serio, visto che chi ottiene l’Ape Sociale può percepire altri redditi da lavoro dipendente o autonomo, ma soltanto se non superano gli 8.000 euro annui (per altre tipologie di lavoro il limite è di 5.500 euro annui). 

L’Ape Sociale, poi, è compatibile con il reddito di cittadinanza, ma non con i trattamenti di sostegno al reddito connessi alla disoccupazione.

Come e quando fare la domanda

La domanda per ottenere l’Ape Sociale va indirizzata all’Inps tramite il sito, accedendo alla sezione  «Prestazioni e Servizi – Prestazioni – APE Sociale Anticipo pensionistico». Ovviamente servono credenziali Spid, Cie o Cns.

La domanda per il riconoscimento delle condizioni (se cioè si sa che entro il 2023 si entrerà nelle condizioni descritte) entro il 31 marzo o il 15 luglio. Quelle inoltrate oltre o comunque dopo il 30 novembre 2023 verranno considerate soltanto se le risorse utili a soddisfarle non siano già andate esaurite.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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