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L’Europa rivede le norme sul noleggio di camion: più chiarezza e flessibilità

Grazie alle modifiche gli Stati membri non potranno limitare l’uso sul loro territorio di un veicolo noleggiato da una società di trasporti con sede in un altro Stato membro, a condizione che vengano seguite le regole pertinenti nel Paese di stabilimento

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Noleggiare un camion in Europa da adesso sarà molto più semplice. Il Consiglio dell’Ue ha dato infatti il via libera alle norme rivedute relative all’utilizzo di mezzi pesanti noleggiati per il trasporto merci. La riforma approvata – che dovrebbero essere approvata a breve anche dal Parlamento Ue e quindi pubblicata in Gazzetta ufficiale – chiarisce le norme, armonizza il quadro giuridico e allenta le restrizioni all’utilizzo di tali veicoli.

Obiettivo della riforma è quello di rendere maggiormente flessibile il noleggio di veicoli, rendendo le operazioni di trasporto più efficienti. Jernej Vrtovec, ministro sloveno delle Infrastrutture, ha sottolineato come le imprese di trasporto di merci su strada «avranno ora accesso a una flotta più ampia di camion noleggiati, che li aiuterà a soddisfare la domanda stagionale e altre esigenze a breve termine. Un maggiore utilizzo di questi veicoli, che in molti casi sono più ecologici, contribuirà anche al conseguimento dei nostri obiettivi climatici».

La riforma relativa ai veicoli noleggiati fa parte del primo pacchetto sulla mobilità, che è stato presentato dalla Commissione nel maggio 2017 e mira a rendere i trasporti più puliti, più competitivi e socialmente più equi. Il Consiglio ha concordato la sua posizione negoziale nel giugno 2021, mentre lo scorso 26 ottobre i negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico sulla proposta.

Cosa cambierà?

Attualmente, secondo la direttiva vigente, le imprese di trasporto di merci hanno accesso a veicoli noleggiati solo quando questi ultimi sono registrati nello Stato membro in cui ha sede l’impresa. In base all’accordo raggiunto, gli Stati membri non saranno autorizzati a limitare l’utilizzo nel rispettivo territorio di un veicolo noleggiato da un’impresa di trasporto di merci stabilita in un altro Stato membro, purché siano rispettate le pertinenti norme vigenti nello Stato membro di stabilimento.

Poiché il livello di tassazione del trasporto su strada varia notevolmente all’interno dell’UE, gli Stati membri potranno ancora limitare, ma solo entro una certa misura, l’utilizzo di veicoli noleggiati in un altro Stato membro dalle loro imprese. Queste limitazioni riguardano soprattutto la proporzione di veicoli noleggiati immatricolati in un altro Stato membro nella flotta di un’impresa di trasporto di merci, così come la durata del contratto di noleggio per un veicolo noleggiato dall’estero. Il periodo minimo di noleggio garantito per un singolo veicolo immatricolato in un altro Stato membro è fissato a due mesi. Ove previsto dalle norme di immatricolazione nazionali del veicolo, sarà possibile ricorrere a un meccanismo di protezione di massimo 30 giorni.

Per migliorare l’attuazione, le autorità competenti dovranno registrare nei rispettivi registri elettronici nazionali delle imprese di trasporto su strada i numeri di immatricolazione dei veicoli noleggiati da un altro Stato membro.

Quando entreranno in vigore le nuove norme?

I paesi dell’UE dovranno integrare le nuove disposizioni nelle rispettive legislazioni entro 14 mesi dall’entrata in vigore della direttiva. Ciò è in linea con il calendario per mettere in atto le misure di controllo supplementari previste dal primo pacchetto sulla mobilità.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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