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RENTRI, FAI-Conftrasporto chiede l’abolizione del registro carico-scarico per i trasporti

“Si tratta di un’inutile duplicazione” spiega Quintaje intervenendo a un convegno nell’ambito di Ecomondo a Rimini. Il recente decreto “Terra dei Fuochi” ha aumentato le multe fino a 30mila euro per chi non è in regola con sanzioni accessorie come la sospensione dall’Albo dei Gestori ambientali

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Abolire il registro di carico e scarico dei rifiuti per i trasportatori. Lo ha chiesto Fai-Conftrasporto nell’ambito di un convegno sul RENTRI a Economondo, la fiera sulla sostenibilità che si tiene in questi giorni a Rimini. 

Si tratta di una inutile duplicazione ai fini della tracciabilità – ha spiegato Maurizio Quintaje di FAI – che si attua pienamente con il formulario d’identificazione dei rifiuti durante il trasporto (Fir), che è l’unico documento che garantisce la regolarità del flusso dei rifiuti stessi dal produttore al sito di destinazione. Per i trasportatori di rifiuti per conto di terzi il registro altro non è che la somma di tutti i Fir che il vettore ha l’obbligo di completare e custodire in tutte le fasi della movimentazione: dal carico degli stessi presso il produttore/detentore sino all’accettazione all’impianto di smaltimento o di recupero.”

Per l’omessa o incompleta tenuta del registro sono stato previste, dalla recente legge 147/2025 di contrasto alle attività illecite di trasporto, deposito e smaltimento dei rifiuti, denominata Terra dei Fuochi, pesanti sanzioni amministrative che vanno da 4 a 24 mila euro (da 10 a 30mila in caso di rifiuti pericolosi).

Inoltre, sono prevista sanzioni accessorie come la sospensione dall’Albo gestori ambientali da 2 a 6 mesi (da 4 a 12 per rifiuti pericolosi), che verrebbe applicata in via discriminatoria solo ai vettori conto terzi, giacché produttori e impianti finali di destinazione non sono iscritti in detto Albo, alla sospensione della patente di guida del conducente da uno a otto mesi (nei casi di rifiuti pericolosi), “che non ha niente a che fare con il registro di carico e scarico dei rifiuti – spiega FAI-Conftrasporto – non essendo questo un documento necessario nella movimentazione dei rifiuti, che viene invece compilato in ufficio e dal 13 febbraio 2026 inviato solo in via telematica”.

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