Un documento in otto punti per chiedere alla grande distribuzione di rispettare i valori minimi indicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i servizi di trasporto merci, di porre le basi per operazioni di carico e scarico in sicurezza e stilare contratti genuini tra vettori e committenti. La sezione speciale GDO di Assotir, nata lo scorso giugno, con l’obiettivo di aprire un confronto tra i vari soggetti della filiera logistica della Grande Distribuzione Organizzata, e che ha già avviato il dialogo con Fededistribuzione, sottoporrà nei prossimi giorni il documento alla committenza del settore, a partire dai maggiori player della GDO.
Come spiega Assotir in una nota “è infatti necessario intervenire sugli aspetti più problematici della filiera, che derivano da un’impostazione che punta essenzialmente alla ricerca dei livelli massimi di efficienza, senza tener conto delle esigenze di sicurezza delle condizioni operative e, spesso, neppure della trasparenza del mercato”.
“La grande distribuzione è un comparto economico vitale – commenta Federico Di Carlo, imprenditore e Responsabile Nazionale Sezione GDO di Assotir – che costituisce una componente di primaria importanza della domanda aggregata di consumo. Realizza infatti il grosso dell’approvvigionamento, alimentare e non solo, del Paese. A questo sistema contribuiscono gli autotrasportatori, con un impegno che vale quasi la metà dell’intero parco veicolare nazionale”.
“È proprio a causa della sua importanza – interviene Claudio Donati, Segretario Generale di Assotir – che occorre intervenire per rivedere e modificare la qualità delle attuali relazioni imprenditoriali troppo spesso dettate dalle logiche unilaterali dei committenti. Le necessità di coloro che garantiscono la destinazione delle merci non vengono prese in considerazione neppure nei casi in cui si creano dei conflitti con valori primari, quali la sicurezza degli operatori o la trasparenza del mercato”.
Il documento si condensa in otto punti. In particolare, si chiede di fare in modo che le offerte di trasporto siano coerenti con le condizioni minime per garantire la sicurezza stabilite dai valori di riferimento pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; di rispettare gli standard di sicurezza per quanto attiene le infrastrutture di scarico presso i punti vendita della GDO; di definire dei rapporti contrattuali tra committenti e vettori basati sul reciproco, autonomo, riconoscimento di ruolo. “Con Federdistribuzione – aggiunge Di Carlo – associazione rappresentativa della gran parte degli operatori della GDO, con cui abbiamo avuto un primo, importante, incontro a settembre abbiamo ritenuto di proseguire il confronto, attraverso l’invio del nostro documento, come base di apertura della discussione. Con l’augurio, ovviamente, che ci sia un prosieguo fattivo nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti nella filiera” conclude Di Carlo.


