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Patenti: Italia deferita alla Corte di giustizia UE

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Altra grana comunitaria per l’Italia dei trasporti. Oggi la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia UE per non aver recepito correttamente la normativa europea sulla patente di guida (direttiva 2006/126/CE), ultimo passaggio per la procedura comunitaria di infrazione.

L’Italia è accusata – insieme a Estonia, Portogallo e Slovenia – di non aver aderito alla rete delle patenti di guida, la RESPER, finalizzata ad aiutare gli Stati membri a cooperare tra loro e a garantire che le patenti vengano rilasciate in conformità alla normativa UE. Lo scambio di informazioni tramite Resper avrebbe dovuto iniziare nel gennaio 2013. La Commissione ha avviato le procedure di infrazione nel luglio 2014 e inviato un parere motivato agli Stati membri interessati nel febbraio 2015. Tutto inutile, però: a oggi gli Stati coinvolti, fra cui l’Italia, non hanno ancora ottemperato ai loro obblighi e da qui il deferimento.

C’è comunque chi sta peggio di noi. La Commissione ha infatti deferito anche la Repubblica Ceca che, a suo parere, è venuta meno nel periodo 2004-2011 all’obbligo di assicurare che la patente di guida fosse rilasciata esclusivamente ai residenti nel territorio nazionale (requisito essenziale nella lotta al cosiddetto “turismo della patente di guida”). La Repubblica Ceca non ha inoltre garantito che le categorie di determinati veicoli corrispondessero a quelle della direttiva.

Cosa dice la direttiva 2006/126 – La direttiva introduce nuove categorie e periodi di validità armonizzati per le patenti di guida e istituisce una rete per lo scambio di informazioni sulle patenti di guida (Resper). Le nuove regole contribuiranno a ridurre le possibilità di frode, a garantire un’effettiva libertà di circolazione ai conducenti dell’UE e a rafforzare la sicurezza sulle strade europee. La legge prevede che il rilascio della patente di guida sia subordinato alla residenza normale, nel territorio dello Stato membro che rilascia la patente di guida, il quale è tenuto ad applicare la dovuta diligenza per garantire che siano soddisfatti tutti i requisiti per il rilascio.

Il “turismo della patente di guida”  – Si tratta dei tentativi dei singoli conducenti di aggirare le limitazioni cui sono soggetti nel luogo della loro residenza normale (ad esempio il divieto di guidare acquisendo una patente di guida in un altro Stato membro). L’uso di Resper aiuta gli Stati membri ad accertarsi che i conducenti siano titolari di una sola patente di guida, in modo da garantire che essi guidino esclusivamente veicoli di categorie per le quali sono qualificati e autorizzati.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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