Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneLeggi e politicaProposta Tajani: Immatricolazione intracomunitaria da sveltire

Proposta Tajani: Immatricolazione intracomunitaria da sveltire

-

Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani propone di semplificare le procedure per l’immatricolazione dei veicoli in un altro Stato membro nell’Ue. Una semplificazione amministrativa, che dovrebbe far risparmiare almeno 1.445 milioni di euro l’anno alle imprese, ai cittadini e alle autorità di immatricolazione. La proposta è:
– limitazione alla reimmatricolazione dei veicoli provenienti da un altro paese dell’UE: ad esempio i cittadini che lavorano in un paese dell’UE diverso da quello di residenza e guidano un veicolo già immatricolato dal datore di lavoro non saranno più obbligati a reimmatricolarlo.
– semplificazione di gran parte delle formalità amministrative per la reimmatricolazione all’interno dell’UE di automobili, furgoni, autobus e camion (ad esempio in caso di trasferimento di residenza o acquisto di veicoli di seconda mano). Diventerà inoltre impossibile immatricolare in un altro paese dell’UE i veicoli rubati. Risparmi anche per le società di autonoleggio che potranno trasferire i veicoli in altri paesi UE assecondando le esigenze di domanda.
La proposta introduce il principio che i veicoli vanno immatricolati nel paese UE in cui vive il proprietario, e che gli altri Stati membri non possono imporre una reimmatricolazione anche se il proprietario del veicolo vi trascorre lunghi periodi.
Quando la proposta sarà adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio:
– I cittadini che trascorrono parte dell’anno in un altro paese UE non dovranno reimmatricolarvi il proprio veicolo.
– I cittadini che si trasferiscono definitivamente in un altro paese UE avranno 6 mesi di tempo per la nuova immatricolazione.
– Per comprare o vendere un veicolo di seconda mano in un altro paese UE i cittadini non dovranno più far fronte a controlli tecnici aggiuntivi e problemi amministrativi.
– I cittadini che lavorano in un altro paese UE e guidano un veicolo immatricolato dal datore di lavoro non saranno più tenuti a immatricolarlo nel proprio paese d’origine.
– Le società di autonoleggio potranno trasferire le flotte da un paese UE all’altro assecondando le richieste di mercato, senza reimmatricolare i veicoli. Diminuiranno di conseguenza i prezzi dell’autonoleggio.
– Per le imprese varrà lo stesso principio: automobili, autobus, furgoni e autocarri dovranno essere immatricolati nel paese in cui la società ha la sede principale e gli altri paesi dell’UE potranno imporre una reimmatricolazione.
– Aumenterà la cooperazione tra le autorità che si occupano dell’immatricolazione facilitando l’identificazione dei veicoli rubati: diventerà impossibile immatricolarli in un altro paese UE.
– Molti controlli saranno aboliti completamente e le autorità richiederanno le informazioni di cui hanno bisogno sul veicolo direttamente ai colleghi del paese in cui questo è già immatricolato.

 

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link