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Serracchiani: Tondo rompa il silenzio sul porto di Trieste

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«Il presidente Tondo rompa il suo inaccettabile silenzio sulla vicenda dei fondi all’off shore di Venezia». Lo afferma la candidata alla presidenza del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, dopo che è stato votato dalla commissione Bilancio alla Camera un emendamento che assegna 100 milioni per il terminal off shore di Venezia.
Secondo la Serracchiani «Tondo deve prendere immediatamente l’iniziativa e contattare tutti i nostri parlamentari e concordare con loro una linea comune a difesa del porto di Trieste, così come deve sollecitare un più attivo e sinergico rapporto con l’Autorità portuale di Trieste. Il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di far sentire che esiste e che non si possono prendere decisioni di questo genere fidando sull’indifferenza della nostra regione; è incredibile – sottolinea – che debba essere il presidente della Liguria Burlando a denunciare il metodo con cui è stata favorita Venezia a danno di tutti gli altri».
«Abbiamo ripetuto che serve una strategia per la portualità dell’alto Adriatico – aggiunge Serracchiani – e invece sembra siamo di fronte alla vittoria delle lobbie, dei colpi di mano e degli interessi locali. Venezia si fa i fatti suoi, il porto di Ravenna esce dal Napa, la Slovenia pensa a collegare Capodistria al corridoio Adriatico Baltico, il porto di Trieste è trascurato dal Governo e dalla Regione: Rotterdam e Amburgo possono stare tranquilli, continuando così – conclude – non devono temere la nostra concorrenza».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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