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Sulle montagne russe il mercato extra-rete del gasolio

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Prezzi dei carburanti sulle montagne russe, in particolare nell’extra-rete. Secondo le rilevazioni della Staffetta Quotidiana, giovedì 19 ci sono stati ribassi drastici, anche a due cifre. E di conseguenza si è scatenata un’impennata della domanda, che fatalmente ha creato un rimbalzo il venerdì 20.  Una situazione che reca problemi soprattutto al mondo dell’autotrasporto, già alle prese con un mercato ancora poco stabilizzato, che fa seguire a momenti di grande richiesta di trasporti, periodi di calma piatta. Ragion per cui un ulteriore elemento di instabilità, come può essere appunto il costo del gasolio – vale a dire la voce che assorbe circa il 30% dei costi di un’impresa – non fa che amplificare la difficoltà.

Ma torniamo ai prezzi, che vedevano mercoledì il diesel 10ppm a 568 euro per 1.000 litri, il gasolio 0,1 a 542 e il denso Btz a 459. Il giovedì invece i gasoli hanno visto una flessione di 20 euro e il denso Btz di 14. Se si guarda al prezzo medio Siva, il gasolio autotrazione arriva a 1015 euro per 1000 kg al Nord, a 1021 al Centro e a 1028 al Sud e Isole, con una differenza tra il Nord e Centro di 6 euro e tra Centro e Sud (Isole comprese) di 7.

Chi non appare affatto preoccupato da questa situazione è lo Stato, che da gennaio ad aprile, stando ai calcoli effettuati dal Centro Studi Promotor GL Events, ha incassato dai consumi di benzina e gasolio per autotrazione 330 milioni di euro di imposte in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Il “di più” proviene essenzialmente dall’Iva, che aumenta parallelamente all’aumento del prezzo industriale. Aggiunge cioè alla crescita di prezzo del prodotto, una parallela crescita dell’imposta.

Il Centro Studi Promotor ha anche calcolato che tra benzina e gasolio a crescere maggiormente nel primo quadrimestre del 2011 è stato essenzialmente il secondo, con un + 18,3%, rispetto all’11,7% della prima. E d’altra parte il gasolio è stato anche investito di maggiore domanda, visto che i suoi consumi sono saliti dello 0,8%, quando la benzina ha conosciuta una flessione del 5,7%. E a determinare questo diverso andamento dei due carburanti è stato il consumatore principale del gasolio, vale a dire l’autotrasporto, accreditato nel complesso in crescita di attività, seppure come detto altalenante. Se può essere di consolazione…

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

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