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Trasporto e magazzini, crescono gli infortuni e restano alti i decessi al volante

Più di 10 mila infortuni, con un incremento dell’11,7% nei primi quattro mesi, quando la media nazionale si ferma al 3,6%. È il dato allarmante che emerge dai dati Inail riferiti al trasporto, settore incluso tra quelli più a rischio, dopo noleggio, sanità e costruzioni. Inoltre, se le vittime in generale nel trasporto diminuiscono, i decessi riguardano però quasi tutti lavoratori al volante di un veicolo

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Trasporto e magazzinaggio tra le attività più rischiose per gli infortuni. A decretarlo è l’Inail che inserisce il settore al quarto posto tra quelli con un maggiore incremento di incidenti sul lavoro, dopo noleggio e servizi, sanità e costruzioni. Nei primi 4 mesi del 2024, infatti, gli infortuni tra gli addetti ai trasporti e ai magazzini sono cresciuti dell’11,7%, a fronte di una media nazionale del 3,6%. Migliore la situazione sul fronte dei decessi che tra il primo quadrimestre del 2023 e lo stesso periodo di quest’anno sono dimezzati, in calo del 48,6% con 19 vite perse all’attivo, ma sempre più spesso chi perde la vita è alla guida di un mezzo.

Morti al volante

Nei primi 4 mesi dello scorso anno il tributo di morti nel settore trasporto e magazzinaggio era già salito a 37 persone, un picco che spiega il dimezzamento del primo quadrimestre di quest’anno che però, con 19 lavoratori deceduti, si pone comunque al quarto posto tra i settori con più perdite: il primo sono le costruzioni (41), seguito dalle attività manufatturiere (25) e da un settore classificato dall’Inail come indeterminato (33 vittime). Inoltre, se analizziamo meglio i dati, risulta evidente che le vite perse nel primo quadrimestre di quest’anno erano tutti lavoratori alla guida di un mezzo di trasporto. Infatti, le 19 vittime del settore trasporto e magazzinaggio fanno il paio con le 20 vittime che l’Inail classifica come «infortuni con esito mortale in occasione di lavoro con mezzo di trasporto». Mentre lo scorso anno, tra le 37 vittime nel trasporto e nei magazzini, solo 25 risultavano alla guida di un veicolo per lavoro.

Infortuni nei trasporti e nei magazzini

Crescono invece gli infortuni sul lavoro nel trasporto e magazzinaggio, considerato tra i settori più a rischio con un totale di denunce nel primo quadrimestre di quest’anno pari a 10.072 e un incremento dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 (quando erano state 9.018). Un risultato molto più alto della media nazionale che si attesta a un +3,6%, con incrementi maggiori al Nord-Ovest (+4,4%), seguito dal Nord-Est (+3,7%), Centro e Isole (+3,4% per entrambe) e Sud (+1,6%). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la provincia autonoma di Trento (+20,7%), il Molise (+13,1%), la Calabria (+6,1%) e il Piemonte (+5,5%), mentre registrano decrementi solo Abruzzo (-4,8%), Basilicata (-3,0%) e Campania (-1,2%). Sempre a livello nazionale gli infortuni sono cresciuti del 2,7% per i lavoratori italiani, mentre hanno raggiunto un +9% per gli extracomunitari, mentre il dato dei comunitari è in calo (-0,7%).

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