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Altro tamponamento in A14: perdono la vita un autista marchigiano e uno abruzzese

Nei pressi di un cantiere tra Grottammare e San Benedetto del Tronto, tre camion si sono tamponati prima di andare a fuoco. Un autista originario di Jesi (Ancona) e uno di Cepagatti (Pescara) hanno perso la vita mentre stavano lavorando. La domanda è urgente: ma quanto i tanti cantieri aperti sulla rete autostradale rendono meno sicuro il traffico?

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Una mattanza. Anche oggi il tragico bilancio degli autisti deceduti mentre sono impegnati a svolgere il proprio lavoro porta una cifra elevata. Perché anche oggi hanno perso la vita due autisti, uno originario di Jesi (Ancona) e l’altro di Cepagatti (Pescara), mentre un terzo, risultato ferito, è stato trasferito all’ospedale Torrette di Ancona in eliambulanza. All’origine di tutto un incidente avvenuto lungo l’autostrada A14 nel tratto tra Grottammare e San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, un violento tamponamento a catena tra tre camion avvenuto all’altezza del chilometro 303 intorno alle 13. Il forte impatto avrebbe poi generato le fiamme che hanno fatto scatenare un incendio che i vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore a spegnere. Per facilitare le operazioni di soccorso l’intero tratto autostradale tra San Benedetto e Grottammare è stato chiuso al traffico.

Scontato ricordare le lunghissime code che si sono create, così come sono scontati i mille disagi che a quel punto si sono trasferiti anche sulla via ordinaria. È doveroso piuttosto sottolineare che, come già più volte nei giorni scorsi, l’incidente è avvenuto in prossimità di un cantiere, uno dei tanti che costellano l’intera rete autostradale italiana (cantieri che spesso non servono tanto a lavorare, quanto a restringere la carreggiata e quindi a ridurre il numero dei veicoli in transito in corrispondenza di un viadotto presunto malconcio), uno dei tanti che da più di un anno mezzo stanno martoriando l’autostrada Bologna-Taranto, in particolare nel tratto compreso tra Ancora e Pescara. Non a caso la stessa società concessionaria aveva annunciato la scorsa settimana il dimezzamento dei pedaggi – misura tutto sommato gradita, seppure magra e tardiva – e aveva promesso al presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, la rimozione dei cantieri già a partire dal 9 luglio. Sarà vero? 

Intanto, in attesa di una risposta, quel tratto autostradale macchiato di sangue è anche collassato, visto che la riapertura di una sola carreggiata poco prima delle 17.30 non è stata sufficiente a smaltire le lunghe code che si erano formate.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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